Borgosesia, dopo un anno torna a funzionare il ”punto giallo” in ospedale

Ne dà notizia il Movimento 5 Stelle di Borgosesia

Il totem del “punto giallo” all’ospedale di Borgosesia, quello dove si possono effettuare i pagamenti dei ticket senza doversi recare allo sportello bancario, è stato ripristinato. Ne dà notizia il Movimento 5 Stelle di Borgosesia: «A seguito di una nostra sollecitazione – si legge su una nota del Movimento -, la direzione dell’Azienda sanitaria di Vercelli ha accolto la richiesta di ripristinare il “punto giallo” per il pagamento dei ticket ospedalieri. In questo modo gli utenti ai servizi ospedalieri non saranno più costretti a perdite di tempo oltre che a code chilometriche presso l’unico sportello rimasto attivo per l’anno solare appena trascorso: quello dello sportello Biverbanca».

Soddisfatto il referente Gianluca Faziotti «che ringrazia, tra gli altri, anche il giornale Notizia Oggi per aver svolto il suo compito d’informazione. Senza la cooperazione con i mezzi di stampa, sarebbe stato sicuramente più arduo per il gruppo dei pentastellati borgosesiani riuscire ad arrivare con grande celerità e tempestività all’attenzione della direzione sanitaria; il Movimento intende oltre che ringraziare il giornale, anche le forze sociali e politiche che si sono prodigate alla causa, la quale, seppur meno ingente rispetto a tante situazioni che affliggono la nostra sanità, ha comunque portato ad un risultato (finalmente) concreto. Questo ci deve insegnare, come già ripetutamente espresso nell’ultima campagna elettorale per le amministrative di Borgosesia, come la collaborazione tra le parti risulti fondamentale ai fini dell’ottenere risultati per la nostra valle».

Adesso però c’è da affrontare il problema del calo dei parti al punto nascite: «Bisogna lottare affinchè la delibera della giunta regionale 1-600 del 19 novembre 2014, integrata poi successivamente, voluta dall’amministrazione regionale di Chiamparino del Pd e chiamata “Adeguamento della rete ospedaliera agli standard della legge 135/2012 e del Patto per la Salute 2014/2016 e linee di indirizzo per lo sviluppo della rete territoriale”, non riesca a portarci via anche questa realtà».

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