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Borgosesia, le escursioni in montagna ”medicina” per la salute mentale
Attivo da circa otto anni il gruppo di “montagnaterapia”
Uscite in montagna per far crescere autostima e capacità relazionali: si basa su questo l’attività del gruppo di “montagnaterapia” creato dal Servizio di salute mentale dell’Asl di Vercelli. Da circa otto anni collabora con i soci della sezione varallese del Cai nell’organizzare uscite sui monti con lo scopo della socializzazione e del mantenimento delle capacità funzionali, fisiche e mentali. «Le escursioni con il Cai hanno anche una finalità didattica – spiega Gabriele Morgoni, socio del club alpino e consigliere della sottosezione di Borgosesia -. Vengono solitamente organizzate con una scansione stagionale, per fare in modo che i ragazzi del centro entrino a contatto con la natura e scoprano gli animali, i frutti e i colori tipici di ogni periodo dell’anno».
Lo scopo educativo non finisce qui: «Cerchiamo di insegnare loro anche come comportarsi sui sentieri e come usare le varie attrezzature da montagna – continua Morgoni -. Non a caso la prima uscita dell’anno è sempre quella sulla neve, con le ciaspole».
Nella stagione autunnale vengono privilegiate mete in zona: l’ultima “sessione” di “montagnaterapia” si è svolta sui sentieri del monte Tovo per concludersi con una castagnata al rifugio “Gilodi – Ca’ mea”. Durante la gita estiva il gruppo di “montagnaterapia” trascorre insieme ogni momento, per due o tre giorni, facendo sì che tra i membri si instauri un rapporto ancora più stretto e di fiducia. A questo proposito si deve anche il fatto che i partecipanti a ogni escursione non siano mai troppo numerosi: si va dai tre ai sette, accompagnati dagli operatori del servizio e dai soci che il Club alpino mette di volta in volta a disposizione. «Organizziamo tra le quattro e le sei uscite all’anno – specifica il consigliere di Borgosesia -. Azienda sanitaria e Cai ne hanno concordato le modalità di svolgimento e quella tra i due enti è una convenzione che si rinnova annualmente».
Dagli inizi a oggi il bilancio delle attività risulta positivo: «I ragazzi aspettano e accolgono sempre con interesse le escursioni – commenta Morgoni -. Alcuni di loro partecipano con continuità da otto anni e, stando a quanto riferiscono gli operatori dell’Asl, gli effetti benefici sul piano terapeutico si vedono: i rapporti con persone esterne alla struttura di salute mentale aiutano il miglioramento dello stato psichico degli ospiti».
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