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Campertogno, l’alpino ”Pinotu” festeggiato per i 102 anni
Una famiglia che un secolo fa diede ben sette figli alla patria durante la prima guerra mondiale e tornarono tutti
Giuseppe Ferraris, conosciuto da tutti come “Pinotu”, ha tagliato il traguardo di 102 anni. Il gruppo Ana di Campertogno, con altri amici alpini ed i famigliari hanno festeggiato l’anziano residente in frazione Montata di Failungo. Giuseppe Ferraris nacque il 25 giugno 1915 a Rassa, da una famiglia che diede alla patria durante lo svolgimento della guerra ben sette fratelli a combattere al fronte e, caso unico, tutti tornarono attorno al loro “fugulè”. Prestò servizio con il grado di sergente tra i radiotelegrafisti sul fronte francese e poi congedato nel 1940 quindi richiamato per combattere in Jugoslavia e nel Montenegro, fu a Zebrenica, Katoro, Podgorica e Danilograd. Di animo sensibile e pacifico non resse la dura realtà della guerra, sino ad incolparsi per la morte di alcuni uomini del reparto cui apparteneva durante uno scontro ed ammalandosi così di depressione. Per questo fu rimpatriato e tornò tra i famigliari in Valsesia dove costruì la sua famiglia e svolse il suo lavoro di falegname che trasmise ai suoi discendenti.
La sua storia, ricavata dall’intervista rilasciata agli autori, è raccontata nel libro “Ciau Pais”, con altre 33 storie di sopravvissuti e vale la pena leggerla per comprendere la profonda fede e la tenacia di questo piccolo grande alpino. Durante il periodo della naja tenne un diario, pubblicato sul libro “Quand i gheva ‘na vinte-na d’àgn”. Pinotu ancora oggi non disdegna la buona cucina ed il buon vino ed è circondato dall’affetto dei suoi cari, dagli amici e rallegrato da una schiera di figli e nipoti, l’ultimo dei quali è il piccolo Marco. Gli alpini valsesiani hanno voluto salutare e abbracciare salutano ed abbracciano questo loro “Vecio” augurandogli molti altri giorni come questo.
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