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Chiesti quattro bis: trionfo a Castrocaro per l’Orchestra di Borgosesia
La formazione musicale si è esibita per la decima volta al Padiglione delle feste delle Terme
Ha raccolto un grande successo l’Orchestra di fiati Città di Borgosesia a Castrocaro Terme. La formazione si è esibita per la decima volta nella cittadina romagnola. «I cinquanta orchestrali rappresentavano un grandioso colpo d’occhio per chi entrava nel Padiglione delle feste per ascoltare il Concerto di gala – evidenzia Piera Mazzone, direttore della biblioteca di Varallo -: le musiciste in nero, gli uomini con gilet argentato, completato dal papillon, tutti in piedi ad attendere l’arrivo sul podio del maestro Giancarlo Aleppo. Il musicista Andrea Vaudano ha presentato il programma, articolato in una decina di brani, costruito dal maestro in una sorta di “crescendo”. Ha aperto il concerto un brano insolito, “Il segreto di Susanna”, del compositore italo-tedesco Wolf Ferrari, trascritto per fiati e archi da Aleppo. Seguiva la struggente bellezza della musica “impressionista” di Claude Debussy: nella “Petite Suite” la presenza dell’arpista comense Patrizia Virgone inserita nell’organico dell’Orchestra, ha favorito la creazione di una atmosfera magica». Nell’intervallo ha portato il saluto Guerrino Cereda, al suo ultimo giorno di presidenza (dopo undici anni) essendo dimissionario per incompatibilità con l’incarico di consigliere comunale: «Lascio al mio successore un gioiello, ma sarò sempre vicino ai miei musici». Cereda resterà nel consiglio di amministrazione dell’Orchestra quale rappresentante dell’amministrazione comunale come confermato dal sindaco Paolo Tiramani, che si è complimentato «per la preparazione dei musicisti: pur non essendo un’orchestra di professionisti, ma un gruppo composto da musicisti amatoriali, hanno saputo offrire pagine di grande musica, costituendo un biglietto da visita del quale Borgosesia va orgogliosa».
La seconda parte del concerto si è aperta con la serenata “Granada” di Isaac Albeniz arricchita dai musicisti solisti Giovanni Di Stefano al flicorno baritono, Claudio Martinetti al sax soprano e Patrizia Virgone all’arpa. A seguire “The Valencian Widow”, quinto movimento di una suite del musicista armeno Aram Khachaturian, la “Serenata” di Leroy Anderson, “What now my Love” di Gilbert Becaud, “Einzugsmarsch” da una operetta di Johann Strauss. Nei quattro bis concessi, spazio a un boogie woogie, a un brano per far cantare il pubblico come “Sono un italiano” di Toto Cutugno, la “Radetzky march” e una polka, di Johann Strauss.
Nella mattinata di domenica alcuni partecipanti hanno potuto approfittare per una gita a Brisighella, antico borgo medievale nel parco della Vena del Gesso. Prima del rientro, estrazione della lotteria e la premiazione personale da parte del presidente Cereda dei musicisti Giuseppe Ferri e Antonio Gallino.
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