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Dalla Valsesia a Biella per lo sciopero del tessile

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Oggi, dopo 20 anni, i lavoratori sono tornati a incrociare le braccia

Ci sono anche i dipendenti delle aziende valsesiane oggi a Biella per lo sciopero del settore tessile, partiti in pullma da Borgosesia e Biella. Era da più di 20 anni che i lavoratori non incrociavano le braccia: lo fanno oggi  davanti alla sede dell’Unione industriale Biellese in difesa del contratto nazionale.

Il contratto nazionale è scaduto sei mesi fa e la trattativa è bloccata. Questi i punti contestati: riduzione delle ferie degli impiegati, intervento sui tre giorni di carenza per malattia da molti anni retribuiti al 50 per cento, pieno recepimento del Jobs Act, intervento sulla Legge 104, il disimpegno sul nuovo sistema classificatorio dopo anni di lavoro condiviso e  superamento dello straordinario individuale volontario evidenziano la volontà di negare i diritti come strumento a garanzia della competitività delle aziende. 

“In Provincia di Vercelli – spiega Daniele Bovolenta della Filctem Cgil Vercelli Valsesia – i lavoratori tessili lavorano tutti in aziende rappresentative del settore a livello nazionale: Loro Piana (gruppo Louis Vuitton), Zegna Baruffa, Lanificio Colombo, Reggiani e Comero e tessitura di Crevacuore. Soltanto nel Vercellese sono più di 3mila i lavoratori interessati dal rinnovo contrattuale tessile, che oggi si trovano di fronte a una trattativa bloccata”.

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