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Don Ambrogio ha incontrato la comunità di Serravalle

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Il nuovo parroco: «Sono contento di essere di nuovo qui»

Don Ambrogio Asei Dantoni scende in campo per la parrocchia di Serravalle con una serie di incontri aperti ai volontari. Dopo i festeggiamenti in occasione del suo trasferimento nel Comune valsesiano ora sta organizzando attività per i fedeli. Nato nel 1947, nel corso della sua vita è stato il sacerdote di numerose parrocchie. «Ho ricevuto l’ordinazione nel 1985 e da quel momento ho iniziato a seguire diverse comunità – racconta -, da Pianceri a Caprile, da Costanzana a Rive, Caresana e Motta de Conti». Una quarantina d’anni fa don Ambrogio fu anche vicario a Serravalle. «Quando monsignor Marco Arnolfo mi ha chiesto di venire a Serravalle ho accolto la notizia con grande gioia – sottolinea il sacerdote -: ero già stato in questa comunità quando era parroco don Pierino Rosmini e mi ero trovato molto bene. Sarà sicuramente una bella esperienza».

Non appena don Asei Dantoni ha fatto il suo ingresso in paese ha deciso di promuovere iniziative per la collaborazione tra parrocchia e fedeli. «Il dialogo è importante ed è per questo motivo che in questi giorni ho organizzato degli incontri con volontari, catechiste e i gruppi parrocchiali – mette in luce il parroco -. Parlando con le persone si possono chiarire problematiche e questioni prioritarie da prendere in considerazione. Fino ad ora non posso che ringraziare tutti coloro che mi hanno dato il benvenuto, è stato bello rivedere tanti che quarant’anni fa erano dei bambini e ora sono degli adulti ma sono anche felice che molti  giovani mi abbiano accolto a braccia aperte. Un ringraziamento anche al diacono Emilio Forte e monsignor Gianluca Gonzino per la collaborazione che mi stanno offrendo».

E a proposito di progetti, il sacerdote ha sott’occhio anche l’avanzamento dei lavori alle chiese locali, alcuni partiti nei mesi scorsi e altri in previsione. «C’è il desiderio di proseguire i progetti cominciati da don Tomasz Sen in merito al santuario di Sant’Euseo. Una struttura tanto cara non solo ai serravallesi ma anche ai miei ex parrocchiani di Motta e Caresana – prosegue don Ambrogio -. So anche che occorre intervenire sulla chiesa di San Martino presente nel cimitero: ora riordiniamo le idee e procederemo passo passo per riuscire a proseguire tutto».

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