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Dopo 20 anni i tessili scendono in sciopero per il contratto

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Indette otto ore di astensione del lavoro dopo la rottura con Confindustria

Era una ventina d’anni che non accadeva. I sindacati del tessile e abbigliamento si preparano a organizzare lo sciopero nazionale del settore: si parla di otto ore, di cui quattro decise a livello nazionale e quattro a livello territoriale. Non ancora fissata la data. La decisione è stata presa dalle tre sigle principali dopo la rottura del negoziato con Confindustria sul rinnovo del contratto di lavoro, scaduto a fine marzo. 

Molto ampie le divergenze su salario, produttività e recupero dell’inflazione: il sindacato punta a un aumento medio di 110 euro, ma Sistema moda Italia sostiene che si tratta di una cifra calcolata a tavolino, che non tiene conto della situazione reale, proponendo invece di stabilire l’aumento solo a cose fatte, non in base a previsioni. Posizione che i sindacati hanno giudicato inaccettabile, e da qui la rottura. Da ricordare che il tessile-abbigliamento è, con il metalmeccanico, il settore di punta dell’industria valsesiana.

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