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Il sindaco di Grignasco: «Basta falsi allarmi, a Isella l’acqua è potabile»
Sulla situazione è intervenuta anche Acqua Novara Vco che gestisce l’impianto idrico
Si placa la bufera dell’acqua a Isella, il sindaco Roberto Beatrice tranquillizza i cittadini: «Nessun problema di potabilità per l’acqua di Isella. In tutto il paese l’acqua è buona e di alta qualità».
La questione che ha coinvolto la frazione grignaschese era stata sollevata qualche tempo fa da Alfonso Kolbe, il ristoratore che aveva lamentato delle discrepanze tra le analisi batteriologiche sulle acque che aveva fatto eseguire personalmente da un’azienda privata e quelle di Acqua Novara Vco(società che gestisce l’impianto idrico). Kolbe aveva anche presentato in municipio la documentazione e il sindaco aveva firmato una ordinanza che invitava i cittadini a bollire l’acqua prima di usarla. Acqua Novara Vco aveva fatto specifici controlli dai quali era emerso che tutto era a posto.
Il primo cittadino di Grignasco ha recentemente sottolineato che: «nell’ultima occasione nella quale mi sono state presentate da un privato delle analisi che riscontravano delle anomalie non ho dato seguito ad alcuna ordinanza in quanto, dopo un immediato riscontro da parte dell’ente gestore, era chiaramente un problema su un tratto privato delle tubazioni che non coinvolge la frazione e neanche l’intero paese».
La società Acqua Novara Vco smentisce qualsivoglia emergenza e mette in luce che sia le analisi condotte dallo stesso ente sia quelle dell’Asl non hanno rilevato criticità. «In questi anni non si registrati, né da parte dell’Asl né da parte nostra, valori fuori standard sull’acqua di rete – prosegue la società idrica -; e dire che i controlli sono frequenti: solamente nel 2015 abbiamo eseguito 30 analisi a Grignasco, di cui 11 a Isella, e lo scorso anno le determinazioni microbiologiche sono salite a 60, 18 a Isella. Per completezza invitiamo i cittadini a visionare l’apposita sezione “qualità dell’acqua” del nostro sito www.acquanovaravco.eu. E’ fondamentale precisare che ci si riferisce sempre all’”acqua distribuita” per differenziarla dall’acqua oggetto della segnalazione, quest’ultima prelevata da un rubinetto interno di un utente. Noi infatti garantiamo la potabilità dell’acqua “al contatore”, ossia ai limiti della rete gestita, non potendo assicurare cosa accada all’interno delle singole utenze, dove deve essere cura dell’utente far sì che l’impianto sia a norma e non causi alterazioni della qualità dell’acqua».
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