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Lavoro per pagare le tasse? Ghemme dice di no

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Temporelli: «E’ una buona idea, ma non col Comune in pre-dissesto»

La minoranza “Insieme per Ghemme” aveva proposto di dare la possibilità di lavorare per la comunità invece di pagare le tasse, ma la maggioranza ha bocciato l’idea. Alfredo Corazza e Maria Rosa Giacomini hanno presentato nell’ultimo consiglio comunale una mozione dedicata appunto al “baratto amministrativo”, ossia alla possibilità di commutare i tributi in ore lavorative, riservato alle persone che si ritrovano in difficoltà economica. «Abbiamo saputo che il comune di Invorio ha attivato questa lodevole iniziativa, approvando un regolamento – ha spiegato Corazza – che permette a chi non ha soldi di pagare i tributi svolgendo lavori utili. Anche aGhemme ci sono persone che si ritrovano in queste condizioni». Dalla maggioranza, però, è arrivato voto negativo: «La consideriamo una buona iniziativa – ha premesso il sindaco Davide Temporelli – ma è un impegno che non ci sentiamo di assumere alla luce dell’attuale situazione economica del Comune, con il piano di risanamento legato al pre-dissesto in corso. Sicuramente in futuro, se i conti dovessero andare nuovamente nella giusta direzione, potrebbe essere una buona soluzione». Fra le criticità riscontrate dal sindaco, c’è la necessità di prevedere uno stanziamento di bilancio allo scopo: le persone che devono prendere servizio in attività di questo genere, infatti, devono essere adeguatamente formate, munite dei dispositivi di protezione individuale ed essere sottoposte alle visite mediche del caso. Temporelli ha poi sottolineato che la pratica è ancora controversa, con opinioni contrastanti provenienti dagli organi costituzionali, e per questo anche poco diffusa. «L’iniziativa – conclude il sindaco – ha un indubbio valore sociale. In base alla situazione e al procedere della giurisprudenza in merito, si potrà valutare».

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