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Ritorna il custode alle scuole di Ghemme

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Il nuovo “inquilino” dovrà assicurare un servizio di guardania, aprire e chiudere i cancelli e pulire le aree esterne

A Ghemme le scuole torneranno presto ad avere un custode. Dovrebbe essere stipulata nei prossimi giorni, infatti, la convenzione tra il Comune e la persona scelta per l’incarico dal Consorzio per la socio-assistenza, a cui era stato consegnato l’elenco di nominativi che avevano risposto alla manifestazione di interesse lanciata un paio di anni fa dall’amministrazione Temporelli. I servizi sociali hanno esaminato la situazione dei candidati e scelto la figura più adatta.

Intanto all’interno dei locali che ospiteranno il custode sono iniziati alcuni interventi di ristrutturazione, tra cui l’imbiancatura delle pareti e la revisione degli impianti idraulici ed elettrici. L’alloggio, che si trova alla destra dell’ingresso del polo scolastico di via Vittorio Veneto, è di 77,50 metri quadrati, ed è composto da tre locali più un corridoio e un servizio igienico.

Chi occuperà l’alloggio, in cambio dovrà fornire una serie di servizi: innanzitutto quello di guardiania delle aule scolastiche e degli impianti sportivi, che in passato sono stati spesso presi di mira dai vandali, ma dovrà anche aprire e chiudere i cancelli in base agli orari stabiliti dall’amministrazione, effettuare la pulizia delle aree esterne, l’apertura e chiusura e la tenuta del registro di accesso della palestra e dei locali accessori, oltre a sostenere le spese di manutenzione ordinaria e di pulizia dell’appartamento. Il nuovo “inquilino” dovrà anche occuparsi del taglio dell’erba nelle aree verdi almeno dieci volte all’anno.

La figura del custode alle scuole di Ghemme manca ormai da diversi anni. Chi è stato sui banchi negli anni ‘70 e ‘80 non può non ricordare Giuseppe Barbavara, da tutti conosciuto come Pinin, bidello che ha abitato nell’appartamento di via Vittorio Veneto per una quindicina d’anni e che era diventato in quegli anni un po’ la memoria storica delle scuole ghemmesi con tutti i loro cambiamenti. Oggi media e primaria sono accorpate, mentre materna e nido, sono in due edifici a poca distanza, mentre allora le elementari erano in via al Castello, nell’edificio che oggi ospita i poliambulatori dell’Asl 13.

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