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Romagnano, il parcheggio sopra l’ex peso diventa un problema

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 Medina: «Non è definitivo, contiamo di spostare lo stop più avanti»

Le auto parcheggiate nell’area ricavata dall’ex peso pubblico di Romagnano tolgono la visibilità all’incrocio. A segnalare la situazione sono alcuni cittadini che hanno anche postato su Facebook foto e commenti. Gianni Brugo e Annamaria Accanto in particolare si fanno portavoce del disagio.

«E’ da qualche tempo – dice Brugo – che nei bar di Romagnano va per la maggiore un nuovo argomento di conversazione; si tratta del parcheggio realizzato in via Novara sopra l’ex peso pubblico. I commenti non sono certo positivi e l’amministrazione comunale è accusata di aver ridotto la visibilità dell’incrocio fra la via Tarquinio Grassi e la via Novara, proprio in un punto cruciale dove, all’incrocio di queste strade vi è anche lo sbocco di via Lorenzo Bianchi. Sui social i commenti non mancano. Vanno dai dubbi sulla portata della piattaforma, in ferro, all’ironia di chi pensa che “il giorno in cui l’Italietta sprofonderà nel Mediterraneo sarà sicuramente a causa del troppo peso che deve sopportare a causa dei segnali stradali”. La visuale che ha un automobilista che arriva allo stop – prosegue Brugo – non è certo utile ad evitare un incidente con chi proviene dalla piazza. Era proprio necessario tutto questo per ricavare tre posti auto nelle immediate vicinanze dei grandi parcheggi del collegio Curioni e del lungo Mora? Ai posteri l’ardua sentenza, sempre che l’amministrazione comunale non ritorni sui suoi passi, ripristinando la visuale e migliorando l’area con la rimozione del fatiscente fabbricato situato nell’angolo, che, a quanto è dato sapere, contiene in stato di totale degrado libri non utilizzati della biblioteca civica».

Anche Accanto è critica nei confronti dell’operazione che avrebbe dovuto essere di recupero dell’area. «Mi pare proprio – dice – che l’impegno dei vari tecnici che sono stati utilizzati per tale opera, almeno quattro persone, abbiano prodotto un “capolavoro”. In alcuni giorni poi la situazione è ancora peggiore perché capita che vi siano parcheggiati dei furgoni o dei suv che impediscono maggiormente la visuale. Chi proviene da via Tarquinio Grassi deve fermarsi allo stop, ma per vedere se la sua destra è libera deve portarsi più avanti della linea di arresto rischiando di venire travolto da un altro veicolo e poi magari prendersi anche la colpa per non aver rispettato il segnale di stop».

«Non è ancora la versione definitiva – risponde l’assessore alla viabilità Giancarlo Medina – Abbiamo fatto una prova per vedere se funzionava. Sicuramente sarà da integrare con la posa di un dissuasore per rallentare i veicoli provenienti dalla piazza, un dispositivo che avremmo comunque messo. Poi stiamo valutando di spostare in avanti lo stop di via Grassi».

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