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Trivero dice basta alle merendine a scuola

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All’infanzia e alla primaria si consumerà frutta

Trivero dice no alle merendine a scuola.

I piccoli dell’infanzia e gli allievi della primaria potranno gustare a metà mattina la frutta.  Nei giorni scorsi la ditta Italia Chef, che gestisce l’appalto della mensa scolastica all’istituto comprensivo di Trivero, ha proposto l’idea in municipio. «Si tratta di un progetto di educazione alimentare – spiega l’assessore Elisabetta Prederigo -. A metà mattina i bambini sono abituati per merenda a mangiare merendine confezionate che contengono anche conservanti. Da qui l’idea di proporre loro della frutta fresca e di stagione in modo da abituarli a gusti decisamente più salutare.  E’ un intervento che mira anche a contrastare l’aumento consistente del fenomeno dell’obesità infantile, come dimostrano i dati della sanità».

C’è anche l’idea di proporre un’iniziativa legata al recupero del cibo. «C’è un confronto aperto tra scuola, Comune e la ditta appaltatrice per cercare di avviare un compostaggio intelligente sfruttando il cibo che viene avanzato e che non si può distribuire ovviamente seguendo le norme igieniche – riprende -. E’ un altro passo che punta a creare futuri cittadini che capiscano l’importanza del cibo e siano legati all’ambiente». 

Si sta infine pensando di realizzare un giardino o un frutteto in cui impiegare i rifiuti umidi prodotti dalle scuole e riutilizzati come compost per mostrare agli alunni le fasi di crescita della frutta e della verdura. 

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