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Veneto Banca: ecco come riavere indietro i soldi
Sono circa 2.500 soltanto nel Vercellese le persone che hanno acquistato azioni di Veneto Banca
Due gli incontri che la Federconsumatori e la Cgil Vercelli Valsesia organizzano sul territorio vercellese per spiegare ai clienti e soci di Veneto Banca quale strada intraprendere per farsi restituire i soldi investiti malamente. Il primo appuntamento si terrà venerdì 18 novembre alle ore 21 a Borgosesia, presso la sede della Cgil in via Vittorio Veneto 60, e il secondo il 25 novembre, a Vercelli, presso la sede della Camera del Lavoro, in via Stara 2, sempre alle ore 21. In un paio d’ore per ciascun incontro, la Federconsumatori – e in particolare l’avvocato Matteo Ferrari Zanolini – spiegherà ai risparmiatori raggirati da Veneto Banca quali sia la strada da intraprendere per chiedere un risarcimento. Sono, infatti, circa 2.500 soltanto nel Vercellese – e 88mila in tutta Italia – le persone che hanno acquistato azioni di Veneto Banca e che hanno perso gran parte dei propri investimenti. Si tratta soprattutto di risparmiatori (famiglie, pensionati, immigrati), artigiani e piccoli imprenditori che hanno acquistato titoli, azioni e obbligazioni convertibili, della banca stessa. L’istituto, non quotato in borsa, beneficiava quindi dell’assenza di controlli sul proprio operato e dunque sull’effettivo valore delle azioni, vendute a un valore fino a € 40,00 a fronte di un reale valore di pochi centesimi di euro.
Nella sola provincia di Novara e VCO sono addirittura 11.700 gli azionisti interessati. «La Federconsumatori – a livello nazionale – si è attivata per spingere Veneto Banca a una trattativa finalizzata alla gestione di una ‘transazione’, ovvero un accordo che a fronte della rinuncia a onerose azioni legali collettive nei confronti dell’Istituto garantisca un congruo risarcimento per i risparmiatori coinvolti. Tale iniziativa potrebbe avere buoni margini di successo qualora la massa di richiedenti il risarcimento non venisse dispersa in migliaia di singole cause legali, ma raccolta e ‘compattata’ ai fini della richiesta di risarcimento, spiega l’avvocato Matteo Ferrari Zanolini. Questo è il momento in cui tutti coloro che hanno acquistato azioni della Veneto Banca, devono far emergere, senza paura, la propria situazione aderendo alle iniziative collettive in atto in modo da mettere alle corde una Banca che per deprecabili logiche di profitto non si è fatta scrupolo di sottrarre e mandare in fumo i risparmi di una vita dei propri clienti».
Le contestazioni addebitate a Veneto Banca vanno dalle carenze nelle procedure di sottoscrizione del capitale di rischio, sovente caratterizzato da elevata rischiosità, all’assenza di informazioni circa la natura, al frequente rilascio di linee di credito, anche corpose, talvolta in violazione della legge per finanziare l’acquisto di titoli. Le due serate – sia a Borgosesia che a Vercelli – sono aperte al pubblico e particolarmente rivolte agli azionisti di Veneto Banca.
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