Attualità
L’Unione montana sta con Grignasco: assurdo aprire centri migranti in mezzo ai paesi
«Va bene aiutare le persone, ma servono strategie concordate. Rischiamo solo inutili tensioni sociali».
L’Unione montana sta con Grignasco: assurdo aprire centri migranti in mezzo ai paesi. «Va bene aiutare le persone, ma servono strategie concordate. Rischiamo solo inutili tensioni sociali».
L’Unione montana sta con Grignasco: assurdo aprire centri migranti in mezzo ai paesi
No ai centri migranti “sbolognati” ai paesi senza nemmeno confrontarsi. L’Unione montana Valsesia, con il suo presidente Francesco Pietrasanta in testa, si schiera a fianco del sindaco di Grignasco Roberto Beatrice che nelle scorse ore ha reso noto che una struttura che si trova nel cuore del centro storico di Grignasco sarà adibita a centro di accoglienza per 43 immigrati.
Beatrice ha specificato che “da parte della Prefettura non c’è stato nessun confronto preliminare con l’amministrazione comunale” atteggiamento che il primo cittadino grignaschese definisce “mancanza totale di rispetto verso un intero paese, verso i commercianti e gli imprenditori che investono tempo e denaro sul nostro territorio”.
Aiutare sì, ma che ci sia una strategia condivisa
Pietrasanta non ha dubbi: «Siamo d’accordo con l’aiutare chi è in difficoltà, ma occorre farlo con azioni concordate e rispettose delle comunità locali. Non è accettabile inserire in una comunità, in un centro storico, in un unico edificio, decine di immigrati clandestini. E’ una operazione che non può che generare preoccupazione e divisione».
Il presidente dell’Unione montana si augura che tale decisione possa essere riveduta e si dice a favore di una politica di integrazione all’insegna del rispetto: «Questo tipo di decisioni non deve essere calato dall’alto – dice – ogni politica di integrazione deve basarsi sul rispetto delle comunità, delle loro regole e dei loro bisogni. È importante che chi arriva possa effettivamente integrarsi in modo da innescare un circolo virtuoso fatto di rapporti distesi, rispetto reciproco, possibilità di lavoro. Tutte condizioni che, al momento, nella situazione che si prospetta, a Grignasco non esistono».
LEGGI ANCHE: La Valsesia accoglierà migranti nigeriani con il Piano Mattei
“Pronti a dare battaglia”
«Siamo al fianco di Grignasco e del novarese in questa battaglia – conclude Pietrasanta – e anticipiamo che l’Unione montana, contraria a queste modalità operative, è pronta a dare battaglia a sostegno di un comune e di un territorio integrato nelle progettualità per il futuro turistico della Valsesia e che teme di scivolare nel degrado a causa di una decisione che non tiene conto del diritto alla tranquillità della gente dei nostri paesi».
Continua a leggere le notizie di Notizia Oggi Borgosesia e segui la nostra pagina Facebook