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Cronaca

Esasperati dai cinghiali: a Sostegno giardini e frutteti devastati

«Ce li troviamo praticamente davanti alla porta di casa. E le autorità ci dicono che non si può fare niente…»

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Esasperati dai cinghiali: a Sostegno giardini e frutteti devastati. «Ce li troviamo praticamente davanti alla porta di casa. E le autorità ci dicono che non si può fare niente…»

Esasperati dai cinghiali: a Sostegno giardini e frutteti devastati

«Arrivano di notte, ma anche al pomeriggio, e distruggono tutto quello che trovano. Nei boschi qui attorno hanno trovato il loro regno». Fausto Bozio abita da sempre a Sostegno e i cinghiali li ha sempre visti girare. «Ma ormai la situazione è insostenibile – riprende -. Arrivano fino alla porta di casa. Distruggono giardini, le vigne, i prati».

La sua casa ha la vista su un bel prato, poco più in là si vede passare la strada provinciale. «Arrivano dai boschi e iniziano a devastare tutto – riprende -. L’altra notte per caso li ho visti mentre andavano dentro il giardino dei vicini che erano fuori casa. Sono uscito per mandarli via».

Basta fare un giro per il paese e rendersi conto della situazione, si trovano prati “arati” dal passaggio dei cinghiali, soprattutto le zone a bordo strada e a fianco delle case. In alcuni casi si nota bene che gli ungulati sono arrivati fin davanti alla porta. Si parla di Sostegno, in Valasessera, ma la situazione è analoga in moltissimi altri entri.
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Dicono che non si possa fare nulla

Stanco della situazione Bozio ha scritto anche in Provincia a Biella ed è arrivata anche la polizia provinciale per un sopralluogo.

«Cosa ho risolto? Nulla – spiega-. Hanno preso nota e basta, tutti dicono che non si può far nulla. Ma in questa zona la situazione sta diventando difficile. Ormai c’è anche gente che ha paura ad andare nei boschi. E poi sbucano sulla strada all’improvviso. Si rischia di fare incidenti con l’auto».

E in zona ne sono già capitati diversi a causa dell’attraversamento improvviso degli ungulati. «Sono ormai più di trent’anni che le nostre zone sono in balia di questo animale che sta facendo danni ormai insopportabili, in più ci sono i caprioli, i tassi che completano l’opera – riprende -. In questi ultimi mesi la situazione è degenerata, vi sono terreni distrutti anche nelle vicinanze delle case, con il rischio di contatto con i proprietari, anche in ore non notturne».

Non possono essere abbattuti

In zona i cinghiali stanno aumentando a dismisura . «Non si può cacciare – spiega Bozio -, poi per di più nella zona di Sant’Emiliano che era stata interessata dall’incendio c’è il divieto assoluto di caccia per le leggi in vigore. E infatti quel territorio è il loro paradiso, continuano a riprodursi a decine ogni volta e a fare danni».

Sta pensando anche a una petizione popolare anche perché in zona la gente inizia a essere stufa. «Sinceramente credo sia una soluzione da valutare – riprende Bozio – perché questa situazione non è più accettabile per una convivenza civile e per il rispetto delle proprietà private e del lavoro di chi con fatica cerca di portare a casa i prodotti della terra e li vede sistematicamente distrutti. Nessuno sembra voglia affrontare il problema, a questo punto l’unica soluzione è portare alla luce la questione e vedere cosa ne pensa davvero la gente, se è contenta di quello che sta succendo…»

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