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Oasi Zegna tira il freno sulla cabinovia a Bielmonte. «Progetto tutto da valutare»
Gli azionisti della famiglia chiedono cautela e attendono tutte le carte prima di dare un giudizio.
Oasi Zegna tira il freno sulla cabinovia a Bielmonte. «Progetto tutto da valutare». Gli azionisti della famiglia chiedono cautela e attendono tutte le carte prima di dare un giudizio.
Oasi Zegna tira il freno sulla cabinovia a Bielmonte. «Progetto tutto da valutare»
Fa sempre più discutere (e divide) l’idea della cabinovia tra la località Romanina di Veglio e Bielmonte. E tra i vari pareri, ne arriva uno che pesa: il “no” da parte degli azionisti Zegna proprietari di Oasi Zegna.
Paolo Zegna, in qualità di rappresentante di tutti gli azionisti Zegna proprietari di Oasi Zegna ha espresso la propria contrarietà. «Pur in assenza di un quadro conoscitivo completo – così si legge in un comunicato – esprimo la contrarietà al possibile progetto per la costruzione di un collegamento a fune tra la Valle di Mosso e Bielmonte. Ritengo, infatti, che ogni progetto riguardante il territorio vada eventualmente portato avanti, nell’esclusivo interesse dello stesso, soltanto dopo che siano state effettuate tutte le necessarie analisi ambientali e valide valutazioni prospettiche. Alla luce di ciò, a oggi è impossibile esprimere il sostegno a detto progetto. Mi riservo di effettuare ulteriori riflessioni successivamente alla messa a disposizione di dati, analisi e studi approfonditi riguardanti un piano strategico di sviluppo della montagna del territorio».
Insomma, un invito chiarissimo quanto meno a non affrettare i tempi, anzi. E a valutare molto bene.
Un’iniziativa dei Comuni di Veglio e Piatto
Il progetto era stato presentato dai Comuni di Veglio e Piatto, che hanno ottenuto un primo contributo per la progettazione. L’obiettivo è andare a proporre una candidatura per ottenere i fondi del Pnrr.
Poco prima di Ferragosto si era svolto un incontro a Bielmonte per parlare di turismo, e tra gli argomenti si era toccato anche quello relativo della cabinovia. La Regione, come specificato dal consigliere regionale Michele Mosca, si era detta pronta a fare la propria parte affiancando i Comuni di Veglio e Piatto, sui cui territori poggerebbe gran parte del collegamento a fune.
Perplesso Valdilana
Dopo le dichiarazioni di Mosca si era aperto il dibattito con il Comune di Valdilana, presente con il sindaco Mario Carli all’incontro, che aveva spiegato: «Per quanto concerne la funivia credo che, come già sostenuto nelle sedi opportune, come il consiglio dell’Unione del Biellese orientale, l’opera prevista non è parte di un piano di sviluppo strategico della montagna o del turismo, poiché non nasce da una condivisione territoriale. Fa parte, a mio avviso, di una visione concettuale che antepone le iniziative, le azioni al pensiero, non affrontando complessivamente la complessità delle questioni e senza porsi obiettivi a medio – lungo termine».
Sull’opera in sé, però non si espone: «Non ho elementi per esprimere giudizi di merito, mancano tutte le analisi (ambientali, dati, stime, previsioni) necessarie affinché le amministrazioni locali possano valutare situazioni, possibilità e prospettive».
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