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Ponzone-Baltigati: la strada franata dopo 8 anni di segnalazioni inascoltate
Penalizzati cittadini e attività. «Segnalai il primo piccolo smottameno nel 2017».

Ponzone-Baltigati: la strada franata dopo 8 anni di segnalazioni inascoltate. Penalizzati cittadini e attività. «Segnalai il primo piccolo smottameno nel 2017».
Ponzone-Baltigati: la strada franata dopo 8 anni di segnalazioni inascoltate
Chiusa dopo uno smottamento la strada provinciale 231 che da Roviore di Ponzone porta alla frazione Baltigati, frazione dell’ex Comune di Soprana dove ci sono anche alcune attività economiche. E adesso la strada è bloccata: colpa del cedimento della carreggiata in seguito alle piogge della scorsa settimana. La frazione è raggiungibile passando dalla strada che costeggia il cimitero di Ponzone, sicuramente più lunga.
Ma non è un problema venuto fuori nell’ultima ora. «Nel lontano 2017 segnalai un piccolo smottamento dovuto allo scollegamento di un vecchio tubo di cemento che porta a valle i pluviali delle case e delle strade a monte – spiega Stefano Vampari che abita e ha un’attività proprio a poche decine di metri dalla frana -. Un piccolo lavoro di manutenzione che consisteva nel ripristinare il tubo e consolidare il piccolo cedimento».
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Interventi mai risolutivi
«Dopo mesi di segnalazioni il primo intervento. Un sacco di conglomerato e un bellissimo cartello nuovo». Ma la situazione non era risolta: «Con il passare degli anni, ad ogni temporale, la situazione peggiorava come da prassi fino a quando il piccolo smottamento ha iniziato ad interessare la carreggiata. Bene. Nuovo intervento della Provincia. Due nuovi cartelli e dei pesantissimi jersey di cemento e la carreggiata ristretta».
«Negli anni ovviamente nessun nuovo intervento e nel frattempo il tubo ormai marcio non ha più permesso che l acqua scaricasse e a monte hanno iniziato a formarsi voragini e vere e proprie piscine per l’acqua accumulata. Acqua che negli anni, ben 8, pian piano si è fatta strada sotto alla carreggiata fino ad arrivare alle copiose precipitazioni della scorsa settimana quando queste infiltrazioni si sono portate via una lunga fetta di costa».
La strada ha ceduto
E il fatto è proprio questo: con una manutenzione ordinaria forse si sarebbe evitato di avere la strada chiusa. «Allora questa non si può considerare calamità naturale ma un vero e proprio disinteresse da parte dell’ ente – accusa Vampari -. Ora la strada è chiusa da giorni, nessuno si è fatto vedere, nessuno dà risposte».
Intanto a pochi metri dalla chiusura l’Agri Drudi e l’azienda agricola Stefano Vampari, due realtà familiari si ritrovano con l’impossibilità di fare accedere i camion dei fornitori e molti clienti costretti a fare lunghe strade alternative preferiscono magari cercare i prodotti altrove. Un po’ più a monte ci sono anche altre realtà commerciali toccate dal problema.
«Questo porta davvero ad un esasperazione, e molte domande, perché si è aspettato tanto? Ora i danni economici delle attività chi li paga? Questo è solo un piccolo esempio di “casa nostra” ma di queste realtà ne è piena tutta la provincia. Si vuole una buona volta intervenire seriamente e tempestivamente per evitare che queste situazioni si ripetano? Capisco che è più facile posizionare cartelli e chiudere strade ma non si pensa al disagio di cittadini e attività? Ecco se tutti continuiamo a mostrare disinteresse forse la situazione non migliorerà mai», è il pensiero di Vampari.
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