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Valdilana, è Franco Foglia Parrucin il candidato sindaco della “terza lista”

L’ex vice sindaco torna in campo: «Un paese che deve ritrovare servizi e identità».

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Valdilana, è Franco Foglia Parrucin il candidato sindaco della “terza lista”. L’ex vice sindaco torna in campo: «Un paese che deve ritrovare servizi e identità».

Valdilana, è Franco Foglia Parrucin il candidato sindaco della “terza lista”

A Valdilana Franco Foglia Parrucin pronto a scendere in campo con una lista alle prossime elezioni. Ecco svelato il nome del terzo gruppo pronto a correre per il Comune di Valdilana. Imprenditore tessile, ex vice sindaco a Trivero e consigliere comunale sempre a Trivero. Nell’ultima tornata elettorale non si era presentato in nessuna lista. Ora è pronto a mettere la sua esperienza a disposizione del gruppo che sta nascendo, candidandosi a sindaco.
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Foglia, come è nata l’idea della lista?

Sono stati molti cittadini a chiedermi di fare qualcosa per risollevare le sorti di Valdilana. Dopo cinque anni abbiamo un territorio non ancora unito, con tante problematiche e con servizi che continuano a venire meno. Di fatto Valdilana è nato dal punto di vista burocratico, ma non di certo nella realtà.

Faccia qualche esempio.

Pensiamo solo al Comune di Varallo, una realtà più piccola della nostra ma con mille iniziative, tanti progetti turistici. Mentre qui non si riesce a far illuminare 100 metri della galleria di Polto, abbiamo frazioni che rimangono sistematicamente al buio, come Fila. Mancano molti servizi essenziali, per non parlare dei problemi che abbiamo avuto con gli acquedotti. Serve una amministrazione presente sul territorio e che si faccia sentire nelle sedi opportune.

Qual è quindi la strada per il rilancio?

Sicuramente dobbiamo portare e garantire servizi e soprattutto diventare attrattivi. Viviamo nel cuore dell’Oasi Zegna conosciuta in tutto il mondo eppure non riusciamo ad avere servizi adeguati. Valdilana deve diventare un comune attrattivo. Sono molte le persone che acquistano seconde case da noi perchè il luogo è bello, ma bisogna dargli anche un motivo per insediarsi sul territorio. Inoltre non possiamo pensare che sia sempre il privato a mettere soldi: la videosorveglianza è stata fatta grazie agli imprenditori della zona, per la caserma dei carabinieri di Valdilana e per la caserma dei vigili del fuoco di Ponzone sono stati determinanti i fondi messi dai privati. Il Comune deve tornare a fare la sua parte perchè i soldi ci sono, ma vanno spesi bene.

Chi ci sarà in squadra?

Ho voluto Clara Mello Rella con me in questa nuova avventura perchè la ritengo una persona preparata, ha una grande esperienza nel mondo della scuola, è stata sindaco di Trivero e ha una importante esperienza a livello amministrativo. L’obiettivo del gruppo è di coinvolgere i giovani e farli crescere. L’intento è duplice: amministrare Valdilana per rilanciarla, ma sopratutto far crescere un gruppo che possa poi continuare ad amministrare con passione e soprattutto con attenzione per l’intero territorio da Valle Mosso fino a Trivero. Vogliamo riproporre lo stesso spirito con cui nacque “Progetto per Trivero”: un gruppo di giovani e persone con esperienza che quando amministrarono il paese portarono il 118, il punto di primo soccorso e il palazzetto, solo per citare gli interventi più importanti.

Negli anni Novanta proprio in una uscita su “Notizia Oggi” annunciò una assunzione in azienda per dedicarsi alla politica. Passano gli anni, ma la passione rimane.

Ricordo bene. Assunsi una segretaria in azienda. In questi anni ho ricoperto l’incarico di consigliere, vice sindaco a Trivero, Metto la mia esperienza e la mia passione a disposizione del territorio perchè Valdilana non può rimanere così. Continuiamo a perdere abitanti, molte attività chiudono perchè non c’è un ricambio generazionale.

Su cosa punterà il programma elettorale?

Sicuramente bisognerà avere un occhio di riguardo per la gestione del territorio che deve essere valorizzato, accogliente e pulito. Poi c’è anche il piano scuole: non si possono spendere 300mila euro per l’ex primaria di Ponzone e poi chiudere il plesso dopo pochi anni. Inoltre manca una politica per gli anziani. Se non avessimo le tante associazioni di volontariato che garantiscono molti servizi, cosa rimarrebbe? Poi ci sono i giovani che hanno bisogno di spazi e di un motivo per rimanere legati al proprio territorio.

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