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Dal vivaio alla serie D: Davide Rovei parla del “suo” Borgosesia

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Dal vivaio alla serie D: Davide Rovei parla del “suo” Borgosesia. La maglia granata ce l’ha addosso da sempre. E adesso che veste quella della prima squadra è pronto a dare il suo contributo per raggiungere la salvezza con il “suo” Borgosesia. Davide Rovei, classe 2002, quest’anno è passato in pianta stabile in prima squadra, dopo l’ottima scorsa stagione tra le fila dell’Under 19. In quella formazione il suo allenatore era Carlo Prelli, che ora ritrova alla guida del team di serie D: «Mi ha chiamato in prima squadra e sono veramente felice di questa opportunità – dichiara Rovei – . Sono consapevole delle richieste tattiche del mister e sono qui per cercare di dare il mio contributo».

Dal vivaio alla serie D: Davide Rovei parla del “suo” Borgosesia

L’esordio ufficiale nella massima categoria dilettantistica italiana è avvenuto domenica 27 settembre nel finale della gara contro la Folgore Caratese, valida per la prima giornata del campionato 2020-2021: «E’ stata un’emozione forte, anche se ho potuto giocare pochi minuti. Il mio vero esordio, ritengo sia avvenuto la settimana successiva, quando ho disputato un buon spezzone di partita. Stiamo parlando di una bella soddisfazione, infatti non è da tutti alla mia età poter giocare in serie D». Società e allenatore hanno fiducia di lui, come dimostrano le sei presenze collezionate finora: «Mi sto trovando veramente molto bene, sia con lo staff tecnico che con i compagni. La società punta sempre sulla linea verde e questo permette un amalgama del gruppo più veloce».

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Quest’anno un avversario in più è rappresentato dall’emergenza sanitaria legata al Covid-19: «Purtroppo è una situazione brutta. Fortunatamente noi a differenze delle categorie inferiori, abbiamo la possibilità di allenarci ma purtroppo vediamo saltare diverse partite a causa degli esami legati ai tamponi. E’ anche difficile la situazione legata all’assenza di pubblico, certamente i tifosi ti danno una marcia in più». Intanto continua il percorso di crescita che presenta molte differenze tra calcio giovanile e di prima squadra: «La realtà della serie D è davvero tosta. Per giocare, è necessario prestare grande impegno e attenzione. Rispetto al mondo giovanile, cambia moltissimo la velocità, si va a un ritmo più alto. Questa esperienza mi aiuterà a crescere; so di dover migliorare la tranquillità nella trasmissione di palla, invece il mio punto di forza è l’aggressività, abbinata alla corsa».

 Futuro

La parola magica per il presente di Rovei è salvezza, l’obiettivo che il Borgo si propone di raggiungere al termine della stagione: «Credo che il nostro sia un campionato molto equilibrato. Non stiamo arrivando da un gran momento ma sono convinto che potremo fare bene. Sapevamo sin dall’inizio che non sarebbe stato facile e siamo pronti a lottare. Tutti noi crediamo nella salvezza». E cosa vede la giovane speranza granata nel suo futuro? «Per prima cosa, il mio desiderio è quello di crescere come calciatore e migliorare. Certo poi proseguire la carriera con un salto di categoria sarebbe molto bello. Comunque penso al presente, qui sto benissimo e farò di tutto per dare il mio contributo alla squadra».

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