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Settimo titolo italiano di squash per il ghemmese Yuri Farneti

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Settimo titolo italiano per Yuri Farneti: il 26enne ghemmese trionfa sul campo da squash di Riccione.

Settimo titolo italiano per Yuri

Un altro titolo da incorniciare per Yuri Farneti. Il 26enne di Ghemme nei giorni scorsi, infatti, ha vinto il settimo titolo italiano consecutivo di squash, sport che ha iniziato a praticare all’età di 12 anni e che l’ha portato a diventare il miglior specialista italiano in assoluto. L’ultima vittoria tricolore è arrivata dopo la netta vittoria ottenuta sui campi del centro tecnico federale di Riccione nella finalissima contro Andrea Capella, battuto con un netto 45-11.

I ringraziamenti

Raggiante, ovviamente, il pluricampione italiano: «Vorrei ringraziare innanzitutto la Federazione, che mi supporta sempre e che ha reso possibile anche in questo momento difficile questa importante manifestazione, rendendola sicura e, come al solito ben organizzata. Un grazie speciale, poi, alla mia società Alain Mondosquash Riccione , e in particolare al presidente Barnham Alain Robert e ad Alberto Matteazzi, che non sono solo “colleghi” ma veri amici; ma anche a tutti lo staff e a tutti i ragazzi. E poi un grazie anche a Scott Fitzgerald che, a volte con difficoltà sta cercando di farmi migliorare, oltre che a Marcus Berrett , Tim Simpson e tutto lo staff della federazione che mi stanno aiutando a raggiungere i miei obiettivi».

Il ranking

Non poteva mancare, tra i riconoscimenti, anche quello all’altra ghemmese Renzo Andorno, il suo scopritore: «Come al solito non si perde una mia partita» racconta Farneti, che chiude il lungo elenco di ringraziamenti con la famiglia «e tutte le persone che tifano per me ogni giorno, dentro e fuori dal campo». Farneti, oltre che pluri campione tricolore è anche il giocatore di squash con il ranking migliore nella classifica mondiale: attualmente è 127º, che è anche il suo miglior piazzamento in assoluto. Ma il ghemmese è molto ambizioso, oltre che forte, e non fa mistero di voler salire ancora, superando magari il record di Davide Bianchetti, il miglior italiano nella storia di questo sport, che al massimo è stato numero 24 nell’ottobre del 2004.

Gli esordi

Sarebbe un bel traguardo per quel ragazzo che a 17 anni ha lasciato la sua casa di Ghemme e la sua famiglia per trasferirsi sulla riviera romagnola e dedicarsi a tempo pieno al suo sport preferito e seguire le orme del papà, che praticava questa disciplina. E proprio vedendo giocare il genitore ha deciso di abbandonare il calcio, praticato da bambino nelle file della Ghemmese, per abbracciare una specialità decisamente meno conosciuta.

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