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Acqua non potabile in alcune zone di Varallo. C’è l’ordinanza, ma molte persone lamentano vomito e malori

Il sindaco: sono al corrente dei problemi, ma noi e il Cordar abbiamo agito il più in fretta possibile.

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Acqua non potabile in alcune zone di Varallo. C’è l’ordinanza, ma molte persone lamentano vomito e malori intestinali. Il sindaco: sono al corrente dei problemi, ma noi e il Cordar abbiamo agito il più in fretta possibile.

Acqua non potabile in alcune zone di Varallo

L’altro giorno il Comune di Varallo ha emesso un’ordinanza in cui si vieta di usare l’acqua erogata dall’acquedotto per scopi alimentari, nemmeno previa bollitura. L’ordinanza riguarda queste zone: San Pietro, Ponte del Busso, le vie Fiume e Belvedere, il Sacro Monte, Case Sparse, Case Miaia, la Crosa, la frazione Morondo con Oro di Morondo e Ronchi.

Il motivo è che c’è stato un problema di risorsa insufficiente, per cui il Cordar ha dovuto captare acqua da ciò che in gergo tecnico viene definito un “corpo idrico superficiale” (in pratica un rio). Da qui l’ordinanza che, in attesa delle verifiche di potabilità, stabilisce in via cautelativa di non bere né usare quell’acqua per scopi alimentari, in nessun caso.

Raffica di proteste sui social

Fin da subito però i social sono stati invasi da numerosi messaggi in cui gli utenti raccontano di aver bevuto l’acqua “proibita” perché non sapevano nulla del problema, e anche di essere stati male. Si riferiscono casi di residenti, ma anche di turisti, con dissenteria o altri problemi gastrointestinali. C’è chi parla di giornate intere trascorse più a lungo in bagno che fuori, chi segnala anche i turisti che si sono dissetati nelle fontanelle del Sacro Monte. E anche chi minaccia denunce.

Il sindaco: abbiamo fatto il più in fretta possibile

«Appena abbiamo ricevuto la comunicazione di non potabilità da parte del Cordar Valsesia ci siamo attivati – spiega il sindaco di Varallo Pietro Bondetti. -. So che ci sono stati problemi, ma il 16 l’ordinanza era pubblicata. Abbiamo dovuto anche recuperare anche personale per fare l’ordinanza e pubblicarla il più in fretta possibile, visto che eravamo nel periodo di Ferragosto». Qui sotto, la comunicazione del Cordar rispetto alla captazione di acqua superficiale, con la richiesta di emanare ordinanza di non potabilià dell’acqua.

Il problema è legato alla sorgente. «La sorgente che alimenta le fontane e quella parte di acquedotto – riprende Bondetti – era praticamente a secco. È stato quindi necessario effettuare un bypass da un torrente vicino. Nonostante le piogge dei mesi scorsi, purtroppo i problemi legati all’approvvigionamento idrico ci sono, eccome».

E sottolinea: «Da parte nostra c’è stata tutta la tempestività del caso nel comunicare la non potabilità dell’acqua, così come Cordar ha subito effettuato le analisi del caso e dato comunicazione».

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