AttualitàVarallo e alta Valsesia
Alpàa di Varallo: 600mila euro di costi, 13 volontari e una comunità
Appello del presidente Gianni Iacolino: un evento che deve unire, non dividere.

Alpàa di Varallo: 600mila euro di costi, 13 volontari e una comunità. Appello del presidente Gianni Iacolino: un evento che deve unire, non dividere.
Alpàa di Varallo: 600mila euro di costi, 13 volontari e una comunità
L’Alpàa di Varallo non è solo una festa: è un simbolo. Un evento che ogni anno richiama migliaia di visitatori, muove oltre 600mila euro di bilancio e trasforma la città in un palcoscenico a cielo aperto. E dietro questo colosso ci sono solo 13 volontari.
Il presidente del Comitato organizzatore, Gianni Iacolino, lo ha spiegato chiaramente in una lettera aperta ai cittadini e ai valsesiani: senza il lavoro instancabile di questo piccolo gruppo, l’Alpàa non esisterebbe. Eppure, la manifestazione continua a crescere, a innovarsi, a portare sul territorio nomi importanti della musica e della cultura. Iacolino ha scritto a seguito delle polemiche che si sono innescate dopo che la giunta di Varallo si è divisa sul contributo da 100mila euro assegnato alla manifestazione.
Un bilancio a sei cifre
Organizzare l’Alpàa significa pianificare ogni voce di spesa con attenzione. Solo per la sicurezza, il comitato investe ogni anno più di 50mila euro. Gli artisti, sempre più richiesti, richiedono cachet elevati. Le strutture, dai palchi ai servizi igienici, superano 200mila euro. Tutti numeri elencati da Iacolino.
Eppure, anche grazie al supporto economico del Comune, della Regione, degli sponsor e degli espositori, tutto torna. Ma senza il lavoro volontario, nulla sarebbe possibile.
Chi sono i 13 volontari
La macchina organizzativa, come accennato, è in mano a 13 volontari. «Persone che dedicano il loro tempo libero a questa iniziativa senza alcun ritorno economico – puntualizza il presidente del Comitato -. Ogni aspetto dell’evento – dalla pubblicità alla gestione degli stand, dalla contrattazione degli artisti alla sicurezza – è seguito con cura e passione. È uno sforzo collettivo che richiede impegno costante, soprattutto considerando la complessità e l’ampiezza dell’evento»
Una sfida aperta a tutti
Il messaggio di Iacolino è chiaro: l’Alpàa appartiene alla comunità. Per arrivare alla 50ma edizione, il prossimo anno, serve l’aiuto di tutti: idee, proposte, disponibilità a collaborare. Non bastano critiche o commenti sui social: serve un impegno reale.
«Abbiamo bisogno del sostegno di tutta la comunità: non solo attraverso commenti o critiche, ma con idee, proposte concrete e disponibilità a collaborare. Preferiamo non entrare nel merito di osservazioni di natura prettamente politica, poiché il nostro intento è unire la comunità piuttosto che dividerla».
L’appuntamento è per l’11 luglio, data di inaugurazione della 49ª edizione. Chiunque voglia partecipare attivamente è il benvenuto: “Scriveteci, venite a trovarci, fatevi avanti”, è l’appello del Comitato. Perché, come sottolinea il presidente, “l’Alpàa non è solo un evento, è una tradizione che appartiene a tutti noi”.
Continua a leggere le notizie di Notizia Oggi Borgosesia e segui la nostra pagina Facebook
