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Malori a Varallo, attese nuovi analisi sull’acqua. Il Cordar: per noi nessuna anomalia
Intanto pare che anche in altre località dell’alta valle ci siano stati casi di gastroenterite.
Malori a Varallo, attese nuovi analisi sull’acqua. Il Cordar: per noi nessuna anomalia. Intanto pare che anche in altre località dell’alta valle ci siano stati casi di gastroenterite.
Malori a Varallo, attese nuovi analisi sull’acqua. Il Cordar: per noi nessuna anomalia
Il caso dei numerosi malori gastrointestinali insorti tra residenti e turisti di Varallo nei giorni scorsi è ancora in attesa di una spiegazione. Sul subito, molti hanno pensato all’acqua erogata da una parte dell’acquedotto comunale che, in via di emergenza, era stato collegato a un torrente perché le risorse in profondità non riuscivano più a soddisfare la domanda in periodo turistico. Su comunicazione del Cordar, il Comune aveva emesso un’ordinanza in cui si vietava qualsiasi uso alimentare di quell’acqua, anche dopo la bollitura. L’ordinanza riguarda queste zone: San Pietro, Ponte del Busso, le vie Fiume e Belvedere, il Sacro Monte, Case Sparse, Case Miaia, la Crosa, la frazione Morondo con Oro di Morondo e Ronchi.
Un divieto cautelativo, perché appunto per alimentare gli impianti era stato utilizzato in via emergenziale l’acqua di un rio. Interpellato da “La Stampa”, il presidente del Cordar Paolo Croso ha spiegato che «venerdì 16, al Sacro Monte, è stato prelevato un campione di acqua da noi e un altro dall’Asl per le analisi. Per quel che ci riguarda i risultati non hanno rilevato nessuna anomalia, siamo in attesa di quelli dell’Asl».
La tempistica “scagiona” l’acqua
Secondo la lettera inviata dal Cordar al Comune e all’Asl, l’immissione di acqua dal torrente è iniziata sabato 17. E’ un elemento che “scagiona” l’acqua come possibile causa di malori, visto che molti cittadini sui social riferiscono di aver avuto vomito e diarrea già a Ferragosto, quindi con l’acqua certamente ancora potabile. In attesa delle analisi dell’Asl, parrebbe quindi che l’insorgere dei malori e i problemi all’acquedotto si siano sovrapposti solo per una coincidenza.
Anche perché sempre sui social c’è chi riferisce di analoghi casi di gastroenterite (o sintomi analoghi) anche in altri centri dell’alta Valsesia, certamente non serviti dall’acquedotto di Varallo.
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