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Un Mera-bond per finanziare l’ovovia: la proposta di un cittadino

Un’idea per coinvolgere tutta la Valsesia. «Creiamo un’obbligazione ad hoc che possa rappresentare un investimento per i risparmiatori e una leva finanziaria per Monterosa 2000».

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Un Mera-bond per finanziare l’ovovia: la proposta di un cittadino. Un’idea per coinvolgere tutta la Valsesia. «Creiamo un’obbligazione ad hoc che possa rappresentare un investimento per i risparmiatori e una leva finanziaria per Monterosa 2000».

Un Mera-bond per finanziare l’ovovia: la proposta di un cittadino

Finanziare la futura ovovia di Mera attraverso un lancio di obbligazioni che cittadini e operatori del turismo valsesiani possono acquistare come investimento. E’ la proposta di un cittadino di Varallo, Giovanni Capelli, che tramite una lettera aperta cerca di offrire un proprio contributo di idee al progetto.

Un progetto sul quale la Valsesia dove in qualche modo fare quadrato, perché a grandi linee si stima un costo di 22 milioni, di cui 10 sono stati assegnati dal Ministero del turismo, ma restano altri 12 da trovare. Già la scorsa settimana il presidente dell’Unione montana Valsesia, Francesco Pietrasanta, aveva lanciato un appello affinché tutto il territorio restasse compatto intorno a questa iniziativa, a partire dagli enti pubblici.

Coinvolgere cittadini e operatori del turismo

E qui arriva la proposta di Giovanni Capelli, che si sente in dovere di fare la propria parte anche come privato cittadino: «Apprendere che per realizzare un impianto per sostenere e garantire un futuro al turismo valsesiano, come può essere l’ovovia di Mera, si tratta solo di trovare velocemente una parte dei fondi necessari, da buon valsesiano viene da chiedersi se e come i cittadini e gli operatori turistici valsesiani, beneficiari finali più o meno indiretti della struttura, possono intervenire in aiuto».

Ed ecco qui l’idea di un bond finalizzato all’iniziativa ed emesso (si immagina tramite un istituto di credito) a partire dalla stessa società che gestisce gli impianti: «Visto che si tratta di un investimento importante per la Valsesia intera, perché non lanciare anche un appello alla cittadinanza e agli operatori a sottoscrivere un prestito obbligazionario lanciato da Monterosa 2000, società seria ed affidabile, degna della massima fiducia? Finanziare il potenziamento delle nostre strutture è certamente meglio che tenere i soldi in banca o in altri titoli».
Come dire: il Mera-bond è un comunque un investimento, quindi perché non mettere qualche risparmio su un’opera che interessa il territorio?

Tempi stretti per l’operazione

«Il problema – prosegue Capelli nella sua lettera aperta – riguarda anche l’urgenza perché dal momento che Monterosa 2000 riceverà la conferma ufficiale dal Ministero dell’avvenuta assegnazione, avrà solo 60 giorni di tempo per dimostrare di disporre della differenza, pena la perdita del contributo. Il mio suggerimento sarebbe quello di aprire velocemente una prenotazione pubblica che impegna a sottoscrivere obbligazioni nel momento in cui nasce la certezza del risultato. Dai ragazzi che ce la facciamo!»

A Capelli l’entusiasmo non manca di sicuro: la proposta è lanciata, si vedrà se anche gli enti interessati la potranno ritenere utile e percorribile.

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5 Commenti

1 Commento

  1. Emilyo

    27 Gennaio 2024 at 10:40

    Non ho capito, i cittadini dovrebbero impegnare i risparmi in un progetto di privati (peraltro sovvenzionato già da tutti noi con 10 milioni) per un qualcosa che magari mai utilizzeranno e per cui, in caso contrario, dovrebbero pagarne l’utilizzo? O nella proposta qui sopra sono già previsti degli sconti per coloro che eventualmente contribuiranno?

    Da qui a pochi, pochissimi anni le stazioni sciistiche sotto i 1800-2000 mt andranno a sparire per le sfavorevoli condizioni climatiche e anche Mera non potrà sottarsi a ciò.
    Ah già, adesso si parlerà di posti di lavoro che andrebbero persi e di mancati introiti per “la Valsesia” dei quali al normale cittadino non del settore (presumo un buon 90%) interessa poco dato che le varie tasse deve sempre e comunque pagarle.

  2. Laura Sani

    27 Gennaio 2024 at 10:40

    affare fatto, interessi di mercato e qualche giornaliero gratis

  3. Pietro Strambo

    27 Gennaio 2024 at 22:42

    Parecchi anni fa un amministratore degli impianti di Oro Negro mi propose di acquistare azioni della Società ( a suo parere molto vantaggiose) Dopo pochi anni gli impianti vennero smantellati e le azioni diventarono carta straccia! Non voglio fare l’uccello del malaugurio ma ho il presentimento che a Mera, finiti i finanziamenti pubblici(comunque sempre a carico di noi contribuenti) e spennati i sottoscrittori dei bond la fine sarà come quella di Oro Negro!

    • Aldo

      28 Gennaio 2024 at 15:55

      Già tiriamo fuori altri soldini noi, xchè dei 10 milioni stanziati chi li mette ? e quando vado a sciare non do già un contributo ? (con quello che costano gli impianti).

  4. alessandro belviso

    28 Gennaio 2024 at 15:40

    i bond comportano una scadenza alla quale devono essere rimborsati difficile con neve scarsa pensare che 12 mln lo siano.
    valutare una spa proprietà pubblica un qualcosa in mano esisterebbe con benefit per azionisti e vantaggi per immobilare esistente, anche una ico con token ma la legislazione è lacunosa.
    perchè costi così tanto non è noto. i comuni valsesiani da soli non ci arrivano a quella cifra.
    non è solo questione di sci che lascia il tempo (in tutti i sensi) che trova, ma di rendere agevole e piacevole il collegamento con delle cabine moderne eliminando la ciofeca biposto meteo-climatizzata frutto di chissà quale idea progettuale allora.
    il contributo parrebbe anche una semplice facciata per far vedere che che sono favorevoli lasciando scoperta la quota mancante di difficile reperimento mentre stanziano centinaia di mln per costruire nuovi cemento-edifici a funzione ospedaliera quando invece mancano medici, infermieri e attrezzature con paesini senza base e liste sine die ( a vc per una semplice ecografia non esiste neppure la lista attesa non si sa quando potranno, mentre se paghi nel privato trovi chi te la fa il giorno dopo a 70/80 euro)
    la stessa società monrosa però sarebbe disposta a finanziare un obbrobrio ambientale nel vallone vincolato di cime bianche cioè i soldi li hanno ed i conti non tornano

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