Attualità
A Gattinara ”Ti prendo per mano” aiuta 40 persone
In un anno sono stati raccolti 32.420 euro
Gattinara si stringe intorno a coloro che attraversano un momento di difficoltà, economica e non solo. Sono una quarantina le persone che sono state aiutate in un anno grazie al progetto “Ti prendo per mano”, avviato dal Comune e realizzato mediante le donazioni di tante persone. «In un anno – afferma il sindaco Daniele Baglione – abbiamo raccolto 32.420 euro; tutti hanno partecipato con ciò che potevano, dalla più piccola donazione di 10 euro fino alla più grande di 15mila. Proprio recentemente un privato, che ha voluto restare anonimo, ha donato 5000 euro. Privati e enti sono uniti con un unico scopo: aiutare chi ha più bisogno. E’ significativa la frase di un donatore che ha messo una somma importante: “Lo faccio per aiutare gli altri ma anche per me stesso, perché sapere di aver fatto qualcosa per il prossimo mi fa stare bene”. Siamo partiti dalla considerazione che la dignità di ognuno è quanto di più importante abbiamo, nessuno ce la può togliere e, soprattutto, nessuno la deve perdere».
Sono tante le persone che hanno beneficiato del progetto, una quarantina in un centro di 4000 anime. «E non siamo riusciti ad aiutare tutti coloro che hanno fatto richiesta. Sono persone che hanno figli da mantenere, genitori da assistere, bollette e affitti da pagare. Persone che a causa della perdita del lavoro versano in una situazione di estremo bisogno e di disagio socio-economico». “Ti prendo per mano” non è, e non vuole essere, un lavoro: in media, afferma Baglione, si guadagnano 120 euro netti al mese in buoni-lavoro, per qualche ora alla settimana. «Poco, certo, ma questo magari permette di pagare una bolletta. In più, cosa importante, aiuta a non sentirsi inutili e a non perdere la dignità. Prevalentemente si tratta di occupazioni di manutenzione delle strade e del verde, però ci sono anche laureati che danno una mano negli uffici e in biblioteca. Si cerca di affidare una mansione ad ognuno in base alle proprie capacità e competenze. Alcune persone hanno poi trovato un’occupazione e hanno donato a loro volta una piccola somma a favore di altri meno fortunati». “Ti prendo per mano” è solo all’inizio e i fondi non bastano mai perché le persone in difficoltà sono sempre di più. «Iniziamo un nuovo anno chiedendo ancora una volta di dimostrare quanto la nostra comunità sia forte e unita. Ringraziamo tutti coloro che finora hanno sostenuto questa iniziativa».
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