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Alpini Cellio hanno festeggiato 90 anni. Un premio a Mario Bonini
Una figura centrale per il gruppo delle penne nere, decorato con la medaglia d’oro per meriti nel secondo conflitto mondiale.
Alpini Cellio hanno festeggiato 90 anni. Un premio a Mario Bonini. Una figura centrale per il gruppo delle penne nere, decorato con la medaglia d’oro per meriti nel secondo conflitto mondiale.
Alpini Cellio hanno festeggiato 90 anni. Un premio a Mario Bonini
Emozione e commozione per il 90° compleanno del gruppo alpini di Cellio. Ieri il paese è stato invaso da penne nere e da Tricolori. In occasione di questa importante data, si è deciso di posare al monumento ai Caduti nella piazza del municipio la targa intitolata alla memoria di Mario Bonini, decorato con la medaglia d’oro per il valore dimostrato con il battaglione Monte Cervino sul fronte greco-albanese. Sulla targa Bonini viene ricordato come «Esempio di eroismo purissimo, di abnegazione insuperabile e assoluta devozione». A scoprire la targa è stata Maria Ingegnoli, nipote di Bonini.
Tutti i presenti
Sono stati centinaia ieri ad aver partecipato al compleanno delle penne nere di Cellio. Insieme agli alpini del gruppo locale sono intervenuti rappresentanti di altri cinquanta gruppi di penne nere; erano presenti cinque vessilli: Valsesiana, Vercelli, Intra, Alessandria e Omegna. Non sono mancati i marinai del gruppo di Valsesia e una delegazione di artiglieri. Presenti alla cerimonia anche il colonnello Olav Conz in rappresentanza del Comando Truppe Alpine e il tenente colonnello Zacchè del Battaglione Monte Cervino 4° Reggimento alpini paracadutisti.
La festa è entrata nel vivo con l’inaugurazione della targa dedicata a Mario Bonini, unica Medaglia d’Oro della sezione Valsesiana, caduto in combattimento il 29 gennaio 1941. Per onorarne la memoria e la gloria, nel gennaio 1949 i suoi compagni hanno dato il suo nome al gruppo alpini di Cellio.
Le parole del capogruppo
«Orgogliosi, sia per il profondo significato che essa rappresenta, sia per il senso di appartenenza al gruppo a lui intitolato – ha detto il capogruppo Giuseppe Giulini -, ci piace ricordarlo con le parole del cappellano militare don Angelo Villa inviate al nostro don Angelo in occasione di un precedente anniversario. L’alpino Mario Bonini aveva capito letteralmente il Vangelo. Non solo l’ha compreso ma l’ha tradotto in pratica: “Non esiste più grande amore di colui che dà la vita per i propri amici”». A scoprire la targa, insieme a Maria Ingegnoli, nipote di Bonini, anche l’alpino Giorgio Rastelli, autore della targa commemorativa.
Dopo la messa gli alpini hanno partecipato alla sfilata al parco delle Rimembranze per gli onori ai Caduti. Nel pomeriggio è avvenuta la presentazione della mostra fotografica della Brigata Alpina Taurinense a cura del colonnello Mario Renna e successivamente c’è stato il concerto della Fanfara Alpina Valle Elvo diretta dal maestro Massimo Pelliccioli.
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