Alpini Serravalle: anno da dimenticare per colpa del Covid

Alpini Serravalle chiudono un annus horribilis: pochi eventi e la scomparsa di un caro amico.

Alpini Serravalle, 2020 da dimenticare

Il 2020 sarà un anno da dimenticare per moltissime persone e le penne nere di Serravalle non fanno eccezione. Il virus prima, l’alluvione, la perdita di un amico speciale poi, hanno messo in ginocchio gli alpini, ma la loro voglia di pensare al futuro non manca. «Difficile fare un bilancio del 2020, doveva essere per il nostro Gruppo uno dei momenti più importati di iniziative senza precedenti – fa sapere il sodalizio –. La tanto attesa e desiderata inaugurazione della nostra nuova sede, del 95° della fondazione del nostro Gruppo e di tante altre manifestazioni in calendario, ma con l’arrivo della pandemia il nostro gruppo si è limitato a svolgere al minimo indispensabile le sue attività sempre nel rispetto della prevenzione per la diffusione del virus». Duro colpo è stato dato dal maltempo di inizio ottobre. «Come se non bastasse, l’alluvione dello scorso ottobre che ha devastato il nostro territorio, ha danneggiato notevolmente il sentiero che porta a Monchezzola, che in breve tempo è stato messo in sicurezza e ripristinato grazie al nostro sindaco Massimo Basso».

Addio a Rossano

E tra le tante cose che il gruppo è stato costretto a interrompere anche una tradizione importante.  «Un anno da dimenticare e per nostra decisione abbiamo ritenuto di interrompere la stampa del nostro calendario storico, calendario che racconta la storia del nostro gruppo, dagli inizi fino ai nostri tempi, con immagini di ieri e di oggi. Immagini che venivano selezionate e raccontate dal nostro amico Rossano Biglia. Rossano era per noi alpini e per tante altre Associazioni un amico con tanta generosità, un archivio storico che mancherà nella nostra comunità Serravallese. Al caro amico rivolgiamo un pensiero dicendo che rimarrà per sempre nei nostri cuori.  Oltre alla partecipazione del mercatino di Natale lungo le vie di Serravalle, il nostro calendario veniva messo a disposizione durante lo scambio degli Auguri attorno al falò subito dopo la Santa Messa a Monchezzola».  Nonostante le avversità, le penne nere non rinunciano a inviare a tutti un augurio di buone feste. «Quest’anno non c’è mercatino e neppure la messa della Vigilia a Monchezzola – concludono i componenti del sodalizio -, gli auguri di buone feste li facciamo tramite questo giornale».

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