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Anpi Valsesia: i candidati si dichiarino antifascisti, attenzione alle derive estremiste

«E chi chiede spazi per eventi pubblici dichiari di aderire ai valori della Costituzione».

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Anpi Valsesia: i candidati si dichiarino antifascisti, attenzione alle derive estremiste. «E chi chiede spazi per eventi pubblici dichiari di aderire ai valori della Costituzione».

Anpi Valsesia: i candidati si dichiarino antifascisti, attenzione alle derive estremiste

L’Anpi Valsesia chiede a tutti i candidati alle prossime elezioni di dichiararsi antifascisti, e promotori dei valori suoi quali è stata edificata la Costituzione.

La richiesta viene sottoscritta in una lettera aperta da Sara Montanari, presidente della sezione Anpi Varallo Alta Valsesia.  «L’Anpi – puntualizza la presidente – è un’associazione pluralista che eredita i valori della Resistenza, il migliore esempio di unione di donne e uomini, provenienti dai più diversi orientamenti politici, uniti dalla lotta contro il nazifascismo. Non si fa quindi sostenitrice di nessun candidato in particolare. Il nostro compito oggi è porre due limiti invalicabili: l’antifascismo e il rispetto della Costituzione».

«Tuttavia, molte dichiarazioni pubbliche ci sembrano invece spingere la nostra società verso una visione orientata al nazionalismo estremista, alla negazione di certi diritti civili, alla nostalgia per una disciplina imposta con atti violenti, ad una riscrittura degli eventi della Liberazione in direzione di una falsa “pacificazione nazionale”».
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La richiesta ai futuri amministratori

Da qui la richiesta ai futuri amministratori comunali, regionali ed europei «di far propri e promuovere i principi dell’antifascismo e della democrazia, grazie ai quali saranno eletti e elette e per i quali dovranno giurare sulla Carta Costituzionale».

Non si tratta, spiega l’Anpi, di timori astratti. «Ci preoccupa un fenomeno diffuso in Europa e in nord Italia: si moltiplicano manifestazioni neonaziste, spesso sotto forma di concerti di black metal che portano decine, centinaia di persone a riunirsi in nome della purezza ariana, esponendo svastiche e saluti romani. Hot shower, si chiamano questi raduni, doccia calda… Per chi invoca i campi di sterminio, le docce non possono che essere quelle delle camere a gas che hanno sterminato milioni di esseri umani. Per ora si nascondono, annunciano il luogo di incontro solo con il passaparola, ma chissà che via via non si sentano autorizzati a uscire allo scoperto».

Spazi pubblici solo dopo l’adesione alla Costituzione

E c’è poi un’altra richiesta, questa volta agli attuali amministratori: «Invitiamo le amministrazioni locali a fare attenzione: sono alla ricerca di luoghi tranquilli e poco pronti a vigilare. Abbiamo preparato una proposta per tutte le amministrazioni comunali della valle: chi chiede uno spazio pubblico, dichiari, d’ora in poi, di aderire ai valori della Costituzione italiana antifascista. E’ già successo nei Comuni di Pavia, Cavarzere, Chiaravalle e Sarzana».

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4 Commenti

1 Commento

  1. Aldo

    2 Giugno 2024 at 8:59

    essere di destra non vuol dire essere fascista!

  2. giorgio

    2 Giugno 2024 at 16:07

    fortunatamente tutti sono liberi di pensarla come piace a te.

  3. Clara Chesì

    3 Giugno 2024 at 12:49

    Ma certo, ma per par condicio (o par conicio, come si vocifera a Vicenza), allora si dichiarino anche anticomunisti. No? 😉

  4. alessandro belviso

    3 Giugno 2024 at 19:23

    almirante disse che non voleva morire fascista, per fini prima mussolini fu uno statista poi il male e divenne ministro…meloni è il continuum.
    chiedere non costa nulla ma spesso è inutile, da idioti e si finisce per farli un favore

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