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Antenna Ponzone non c’entra col 5G: le rassicurazioni del Comune

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Valdilana fermi

Antenna Ponzone: l’amministrazione rassicura i cittadini e prepara un incontro per parlare dell’ormai noto 5G.

Antenna Ponzone e 5G

La nuova antenna di Ponzone non serve per la tecnologia 5G. Il Comune di Valdilana tranquillizza tutti sull’antenna comparsa in via Diagonale, promettendo anche di approfondire la tematica del 5G. Intanto in paese prosegue anche l’iter per il progetto della banda ultralarga che avrebbe dovuto essere già attivo, ma che è in ritardo in tutto il Piemonte. Il mese scorso il palo eretto in un solo giorno alto più di trenta metri ha iniziato a far discutere sui social. L’amministrazione ha voluto chiarire con un comunicato che «l’antenna posizionata in frazione Ponzone è legata alla comunicazione di dati telefonici. È un progetto autorizzato dal Suap, dopo aver acquisito i pareri favorevoli degli enti competenti tra cui Arpa, che è l’ente preposto al controllo e verifica emissioni». Poi precisa che non ha nulla a che vedere con il 5G: «In poche parole è un impianto simile a molti altri già posizionati sul territorio, utile per la telefonia cellulare, cosa diversa è il 5G che per quello che ci risulta non è presente sul nostro territorio».

L’impianto

L’amministrazione comunale aggiunge ancora: «Questa antenna come anche altri impianti, seppur notevolmente impattanti dal punto di vista ambientale, è considerata un’opera di pubblica utilità. Su altre antenne già abbiamo fatto a suo tempo controlli sulle emissioni con Arpa per verificare la regolarità e tutelare la salute pubblica». L’argomento 5G verrà comunque trattato: «Come amministrazione comunale nei prossimi mesi organizzeremo un incontro pubblico per parlare di nuove tecnologie, un’occasione per approfondire anche il discorso del 5G».

La banda ultralarga

Intanto negli uffici comunali sono arrivate le domande per poter procedere con l’intervento della banda ultralarga, un progetto già annunciato nel 2018 dall’allora amministrazione di Trivero e che avrebbe dovuto essere già attivo da quest’anno. Ma l’intervento avviato da Openfiber è in ritardo un po’ in tutto il Piemonte. La novità è che questa banda larga, o fibra ottica, porterà a casa di ognuno un cavo dove sarà possibile allacciarsi e scegliere il gestore. Tutte le case saranno collegate, nessuna esclusa. Si viaggerà a 100 mega. Molto probabilmente via aerea su pali oppure via wifi nelle zone più impervie, dove saranno garantiti comunque 30 mega. Nonostante il territorio molto articolato, l’obiettivo è quello di raggiungere proprio tutti, anche le case più sparse e isolate. Probabilmente i lavori potranno avviarsi e concludersi soltanto il prossimo anno.

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