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Aumentano gli stipendi dei direttori delle Asl

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Aumentano gli stipendi dei direttori delle Asl. Intanto i conti delle aziende sanitarie sono in rosso per oltre 300 mila euro.

Aumentano gli stipendi dei direttori delle Asl

Aumentano gli stipendi per i manager delle Asl. Guadagneranno di più, ma dovranno fare maggior attenzione nel prevedere le spese.

Ieri, venerdì 11 febbraio 2022,  l’assessore alla Sanità Luigi Icardi ha portato in giunta la delibera che aumenta di circa il 7 per cento gli stipendi dei vertici di Asl e Aso e dei loro direttori amministrativi e sanitari.

Il commento di Icardi

“Il Piemonte e la Basilicata, hanno  gli stipendi dei direttori generali più bassi di tutti il Paese. Questo ha creato e crea un problema di scarsa attrattività e di fuga verso altre regioni”, spiega Icardi.

Ormai da anni le aziende sanitarie piemontesi rappresentano una delle ultime scelte per i manager e, sempre da anni, si è assistito ad abbandoni  da parte di direttori che per ragione economiche sono stati disposti a trasferirsi anche al di fuori del Piemonte.

Il peso sulle casse della Regione viene stimato complessivamente in circa 800mila euro l’anno e gli aumenti scatteranno già dal mese prossimo. “Gli stipendi attuali in Piemonte vanno dai 126mila ai 147mila euro e se si considera che il Veneto ha intenzione di portarli a 240mila si comprende come in un’ottica di mercato sia necessario almeno ritoccare le cifre. Il problema riguarda anche figure cruciali come i direttori amministrativi e sanitari che percepiscono il 20 per cento in meno della figura apicale, ma spesso anche meno di un primario o di un direttore di dipartimento. Ecco perché anche per questi ruoli c’è una forte difficoltà a trovare professionisti disposti a ricoprirli. Da qui  la decisione di aumentare lo stipendio anche per queste figure”. Per la Regione, un impegno economico aggiuntivo di circa 800 mila euro all’anno.

I preventivi di spesa di Asl e Aso

I bilanci delle Aziende sanitarie hanno iniziato l’anno in negativo. Questo il perno della riunione di ieri in assessorato alla Sanità per una attenta analisi della situazione con le aziende sanitarie e ospedaliere.

Preventivi di spesa troppo elevati che l’assessorato alla Sanità ha chiesto di contenere.  Spese eccessive perchè anche per il 2022 si deve fare i conti con i costi Covid  e con  i rincari energetici. Si deve anche calcolare che saranno da affrontare anche le spese extra-Covid, che non possono contare sul ripianamento totale o parziale da parte dello Stato. L’assessorato a questo punto richiede ai direttori delle aziende sanitarie di  abbassare i preventivi di spesa  però sempre fornendo la garanzia di poter offrire delle prestazioni e recuperando quelle arretrate. In base ai primi calcoli  il sistema delle Asl e delle Aso è in rosso per circa 300 mila euro  a Torino e nel Torinese.

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