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Borgosesia l’Isola rialza la testa dopo il disastro | LE FOTO

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Borgosesia l'Isola

Borgosesia l’Isola vede un barlume di luce in fondo al tunnel dopo i gravi danni causati dall’alluvione.

Borgosesia l’Isola conta i danni

È stata una delle zone flagellate più duramente dall’alluvione: ora l’Isola di Borgosesia cerca lentamente di riprendersi. Più del novanta per cento di case e attività del rione ha subito conseguenze: l’acqua è entrata ovunque, non solo in garage e scantinati, ma anche negli alloggi a pianterreno o al piani rialzati. Qualche famiglia è stata costretta a lasciare l’abitazione e farsi ospitare da parenti: le loro case sono risultate inagibili, sia per la completa distruzione dell’arredo che per la necessità di verificare impianti elettrici e caldaie. Sono stati 120 i volontari della protezione civile che hanno lavorato senza sosta, accanto ai proprietari, per svuotare le case, aspirando l’acqua con le idrovore, pulendo dal fango, portando all’esterno tutto il materiale rovinato. Intanto il Comune ha stanziato 100mila euro per far fronte alle prime operazioni di ripristino del territorio e di supporto logistico alle famiglie in difficoltà.

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Il canale

All’origine dell’emergenza nel rione Isola sarebbe l’esondazione del canale diretto alla centrale idroelettrica interna allo stabilimento Zegna e gestito da un’azienda privata. Per andare a fondo nella questione già lunedì in municipio c’è stato un incontro tra gli amministratori comunali e i responsabili della ditta Basic Due. «La riunione è seguita all’evidenza che la grande mole d’acqua che ha investito l’abitato è dovuta esclusivamente alla tracimazione del canale di derivazione della centrale idroelettrica – osserva il sindaco Paolo Tiramani -. Abbiamo stabilito di aprire un tavolo tecnico per accertare eventuali responsabilità, e procedere quanto prima a dare risposte alle famiglie colpite dall’alluvione». Il responsabile tecnico della ditta di gestione del canale, Alessandro Barbero, ha espresso apertura al dialogo: «Il livello della piena è stato imponente, il canale è stato invaso dall’acqua con una violenza inaudita, tanto da implodere a sua volta. Siamo disponibili a tutte le verifiche del caso e a far emergere le responsabilità a monte di quanto accaduto».

Altri danni

Il Comune ha stanziato 100mila euro per far fronte all’emergenza, dalla rimozione dei rifiuti allo spurgo dei cortili, dall’asportazione dei fanghi agli interventi per trasportare in carrozzeria le autovetture sommerse. Anche il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, ha fatto sosta all’Isola durante il giro di sopralluoghi sul territorio. Oltre che all’Isola, le conseguenze sono diffuse su tutto il territorio cittadino. Il Sesia è uscito dagli argini al Gabbio di Aranco e al parco Magni. Allagato il campo da calcio di Bettole con danno al terreno di gioco e alla recinzione. Frane di varie proporzioni si sono verificate un po’ ovunque, soprattutto sulla strada delle frazioni dell’anello alto (due smottamenti in particolare insistono sulla strada di Marasco), danneggiata anche la strada che dalla Costa di Foresto collega Fei.

I ponti

Tutte situazioni che accrescono il rischio idrogeologico. Una notizia positiva è la riapertura, lunedì sera, dei ponti di Aranco e Agnona dopo la verifica tecnica: scongiurate lesione alla sede stradale e integri i pilastri su cui poggiano. Cadute centinaia di piante. Crollati anche diversi pali dell’energia elettrica e telefonia. Questo ha comportato disagi per molti residenti rimasti senza luce anche per due giorni. Diverse frazioni si trovano con il telefono fisso inservibile. La rottura di una conduttura dell’acqua a causa di una frana ha provocato problemi idrici prolungati in alcune località per quasi due giorni.

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