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Borgosesia, master in azienda per i ragazzi dell’Itis

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Coinvolti gli studenti dell’indirizzo di meccanica e di chimica, materiali e biotecnologie

Nell’ambito del progetto di alternanza scuola-lavoro, l’istituto tecnico “Lirelli” di Borgosesia ha proposto percorsi progettuali rivolti agli studenti con l’obiettivo di aumentarne le competenze in alcuni settori industriali diffusi in zona, come il tessile, il metalmeccanico, l’alimentare, i servizi di consulenza alle aziende. I progetti sviluppati (avviati in accordo con Confindustria) hanno coinvolto gli studenti dell’indirizzo di meccanica e di chimica, materiali e biotecnologie. Due in particolare i progetti che hanno dato particolare soddisfazione nei risultati, il programma “Haccp” sulla sicurezza degli alimenti e dei consumatori, e “Fibra” sulla lavorazione delle fibre nobili.

«Con il progetto “Haccp” – spiegano gli insegnanti coordinatori – si è deciso di lavorare sui prodotti lattiero-caseari perché toccano molte tematiche legate alla sicurezza degli alimenti. Per una settimana i ragazzi hanno partecipato a conferenze formative, in cui hanno appreso gli aspetti biochimici del latte e dei derivati, la regolamentazione comunitaria, le procedure di lavoro necessarie per rendere sicuro un processo alimentare, e i metodi di analisi compresi quelli più innovativi. In seguito, divisi per gruppi di lavoro, i ragazzi hanno effettuato una simulazione in cui ogni gruppo si è occupato di un particolare processo produttivo, analizzandone le varie fasi, stabilendone i punti critici, le metodologie di controllo e di intervento, le procedure come la tracciabilità di filiera o il controllo dei fornitori e materie prime. Gli studenti hanno visitato il caseificio Alta Valsesia, e hanno potuto confrontare la loro simulazione con i processi reali. Il lavoro è stato infine sottoposto a un’ispezione degli addetti Asl come quelle effettuate nelle aziende alimentari: e tutti i processi produttivi sono stati giudicati idonei».

 

Nel progetto “Fibra” sono state coinvolte diverse aziende tessili del territorio, ognuna delle quali ha fornito le risorse per approfondire un aspetto della lavorazione delle fibre nobili, dal ricevimento della materia prima, alla tintoria, al finissaggio, ai processi di servizio come test di controllo o tecnologie per la riduzione dell’impatto ambientale. «Esperti mondiali hanno tenuto nel nostro istituto conferenze su argomenti specifici, le varie fasi sono poi state spiegate direttamente sulla linea di produzione, con visite organizzate per pochi studenti alla volta. Il percorso è stato reso possibile grazie alle aziende Colombo, Loro Piana, Reggiani e Tessitura di Crevacuore».

Il progetto di alternanza scuola-lavoro proseguirà nei prossimi anni: «Ciò che più ci ha gratificato – concludono gli insegnanti – è stato l’entusiasmo con cui le aziende, i loro manager e i titolari, ci hanno voluto supportare, nonostante l’investimento in termini di tempo e personale necessario e, soprattutto, l’entusiasmo dei ragazzi, che con curiosità e impegno hanno seguito conferenze e lavorato sui progetti, mostrando in qualche caso competenze e attitudini che non erano emerse durante il normale andamento scolastico».

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