Attualità
Camasco devastata dall’alluvione: ma i residenti si rimboccano le maniche | LE FOTO
Camasco devastata dall’alluvione: gli abitanti sono rimasti senza energia elettrica né collegamenti.
Camasco devastata
È stata una delle zone colpite in modo più duro dall’alluvione: nella notte tra il 2 e il 3 ottobre molti abitanti di Camasco hanno subito ingenti danni. «Non funzionavano le linee telefoniche né la luce – raccontano i frazionisti -. Abbiamo visto l’acqua e il fango passare sulle nostre scarpe e sulle quelle dei nostri figli, siamo dovuti scappare di notte per metterci in salvo: ci siamo dovuti arrangiare tra di noi e abbiamo fatto tutto da soli. Questa è stata la nostra unica forza». La rabbia dei cittadini si unisce alla disperazione per ciò che l’acqua si è portata via: «La nostra casa è stata la prima a essere colpita dalla frana che si è staccata dall’alpe Ranghetto – racconta una famiglia -. Abbiamo subito diversi danni, l’alluvione si è presa cani, galline e altri capi di bestiame, oltre a un camioncino».
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Al lavoro
La comunità si è rimboccata le maniche fin da subito, ma la buona volontà, a volte, non basta: «Camasco è un paese di persone orgogliose e la nostra solidarietà nella tragedia è ammirevole, ma non siamo pronti ad affrontare un’emergenza del genere, così imprevista e traumatica. Se vogliamo che questa località, che amiamo, continui a essere abitata, dobbiamo avere la certezza di potervi condurre una vita sicura e confortevole, anche quando eventi fuori dall’ordinario distruggono ponti e strade. Certo, la carrozzabile è stata messa in sicurezza ed è iniziata la costruzione di un guado per le macchine isolate, ma il lavoro necessario per evitare che il fiume causi ulteriori danni rimane molto. Sono già crollati quattro ponti pedonali e tre per il passaggio dei veicoli. Ci sono ancora persone anziane sole e con le case inagibili: vi preghiamo, venite ad aiutarci», gridano a gran voce gli abitanti.
L’appello
Mentre la situazione si fa sempre più insostenibile per Camasco anche se il Comune di Varallo ha avviato i primi cantieri per la messa in sicurezza del paese, nella mente delle persone rimangono i ricordi della tragedia: «Mai avrei pensato di assistere a una cosa simile e, invece, è bastata una notte flagellata dal vento e dalla pioggia, con il rumore del torrente Nono che si faceva sempre più cupo e minaccioso – continua uno dei residenti -. Un boato ha spazzato via la quotidianità in un attimo e ci siamo ritrovati sulla riva opposta alla strada, privati di tutto. Attendiamo che non tardino a venire risposte e aiuti concreti che ci permettano di riprendere le nostre attività». Ecco, dunque, l’appello di Camasco: «Chiediamo che si ripristino al più presto la viabilità e i ponti, che le tubature dei servizi promessi, come la fibra e l’energia elettrica interrata, vengano realizzate con solerzia prima dell’arrivo dell’inverno. Bisogna, inoltre, evitare lo smottamento continuo della sponda sinistra del Nono, soggetto a continue erosioni anche in seguito a brevi piogge».
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