Attualità
Carabinieri Crevacuore scrivono ai cittadini: occhio alle truffe
Carabinieri Crevacuore forniscono alcuni consigli utili alla popolazione per mettersi al riparo dai raggiri.
Carabinieri Crevacuore, i consigli
Anche la Valsessera è finita nel mirino dei truffatori. E il comandante della stazione dei carabinieri di Crevacuore luogotenente Salvatore Casedda ha deciso di scrivere direttamente ai Comuni e ai cittadini. Una lettera in cui si danno alcuni consigli utili per mettere in guardia anziani, ma in genere tutte le famiglie da tentativi di raggiri. E l’invito è sempre uno: «Per ogni dubbio chiamate il 112 o direttamente in caserma a Crevacuore».
I carabinieri di Crevacuore coprono oltre a Crevacuore, anche i Comuni di Sostegno, Ailoche e Caprile, paesi dove la popolazione è per lo più anziana, spesso ci sono persone che vivono in frazioni che di giorno rimangono isolate. E sono le vittime preferite da parte dei truffatori.
Finti addetti
«Negli ultimi tempi sono tanti gli episodi che hanno avuto come vittime persone anziane raggirate da sedicenti collaboratori di aziende luce e gas o appartenenti all’Arma dei carabinieri che, con una falsa divisa e qualche scusa, sono riusciti ad accedere nelle case e farsi consegnare oro, gioielli e in qualche caso anche denaro contante – spiega il luogotenente Casedda -. Per prevenire questi episodi e mettere in guardia i cittadini e le fasce più deboli, è utile fornire alcuni consigli». Resta valido il suggerimento di non aprire a sconosciuti anche a chi si presenta come collaboratore di aziende di luce e gas in quanto è prassi che tutte le società preannunciano l’arrivo qualche giorno prima attraverso un avviso nella cassetta della posta o negli spazi condominiali. Non bisogna far entrare persone che dicono di essere mandate da amministratori, parenti, banca, ufficio postale per varia natura.
False forze dell’ordine
«Contattare il 112 o la stazione dei carabinieri di Crevacuore (015.768155) quando si è in presenza di alcune persone che si spacciano per appartenenti alle forze dell’ordine di cui però non si è sicuri dell’identità – scrive ancora il comandante della stazione -. I carabinieri non si presentano mai con felpe o pettorine con la scritta carabinieri, ma indossano la classica uniforme in perfetto stile militare. Prima di decidere se aprire o meno la porta è opportuno capire bene il motivo della visita, controllare con cura il tesserino di riconoscimento». Tra i trucchi che mettono in scena per riuscire a introdursi nelle abitazioni c’è la scusa di dover controllare che l’appartamento non sia stato visitato dai ladri o controllare la potabilità dell’acqua, misurare la radiazione dell’impianto elettrico. Poi il luogotenente conclude il proprio intervento con gli ultimi consigli: «I truffatori possono essere uomini o donne, potrebbero conoscere il vostro nome e cognome facilmente rilevabile dai citofoni o guide del telefono, o fingono di conoscere figli, mariti, mogli o parenti».
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