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Cinghiali in Cremosina? Colpa dei cacciatori | L’opinione

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Cinghiali in Cremosina? Colpa dei cacciatori. Il numero di animali selvatici nella zona tra Valduggia e Pogno non è esiguo e in molti casi sono proprio i cinghiali la causa di incidenti sulla strada in questione.

Cinghiali in Cremosina? Colpa dei cacciatori

In Valsesia l’area con una popolazione consistente di ungulati è quella del parco del Fenera. «Ad esempio tra Guardabosone e Postua è difficile avvistarli». Invece è facile, e pericoloso, trovare questi animali sulle strade circostanti il monte Fenera. «La forte presenza di cinghiali sulla Cremosina – spiega un cacciatore borgosesiano – è frutto di battute di caccia scorrette oltre che non a norma. Il parco costituisce l’habitat dove i cinghiali vivono tutto l’anno; ce ne sono tanti, per cui, quando non trovano cibo si spostano nelle zone coltivate. Sono animali notturni, scendono all’imbrunire, seguendo tracce nel bosco e soprattutto cercando di passare sotto ai ponti, il meno possibile sulla strada. Sapendo questo, ci sono cacciatori che li attendono nelle prime ore della mattina, quando devono tornare, spaventandoli anche solo con la loro presenza e chiudendo loro i passaggi. Così i cinghiali, confinati in una zona limitata, sono costretti ad attraversare la strada diventando un pericolo per la circolazione. In questa sorta di “recinto” ideale i cinghiali vengono poi cacciati, con battute formate anche da 10, 15 persone. Non sono pratiche corrette: il Comprensorio alpino fissa un massimo di tre persone per battuta. Inoltre la legge vieta di disturbare gli animali selvatici fuori dall’orario e dai tempi di caccia». Una problematica che i cacciatori avevano già fatto rilevare alle autorità competenti.

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