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Da operaio a prete di montagna: don Carlo Elgo ha compiuto 90 anni

Tanti auguri allo storico parroco che guidò le comunità dei fedeli di Alagna e dintorni dal 1980 al 2022

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Da operaio a prete di montagna: don Carlo Elgo ha compiuto 90 anni. Pochi giorni fa il sacerdote ha spento 90 candeline.

Da operaio a prete di montagna: la vita di don Elgo

Nato il 5 settembre 1933, don Carlo Elgo ha festeggiato l’altro giorno i suoi primi novant’anni. E’ il sacerdote attualmente più rappresentativo dell’alta Valsesia. Sono 41 gli anni di lavoro ad Alagna e parrocchie vicine, grandissimo appassionato di montagna, tempra di altri tempi. Un personaggio che può a buon diritto essere messo vicino a religiosi che hanno costruito un pezzo di storia della Valsesia, come don Luigi Ravelli, di cui si è festeggiato di recente il sessantesimo anniversario della scomparsa.

Il cinquantesimo di ordinazione sacerdotale

Tra l’altro, questo 2023 rappresenta per “don Carlin”, come viene chiamato dagli amici, anche il cinquantesimo dall’ordinazione sacerdotale, avvenuta nel 1973. Sono stati tantissimi i messaggi di auguri, in parte direttamente, ma soprattutto via social, che sono arrivati in questi giorni allo storico ex parroco.

Da un anno in “pensione”

Don Carlo è in “pensione” dal febbraio 2022, quando durante la messa è stata letta ai fedeli una comunicazione in cui il vescovo, monsignor Franco Giulio Brambilla, informava i fedeli che il loro parroco aveva chiesto di lasciare la guida delle due parrocchie dell’Alta Valsesia. Al suo posto era poi arrivato don Marco Barontini. «Vi chiedo di stargli vicino con l’affetto, l’aiuto e la visita – aveva scritto il vescovo ai fedeli -. Io stesso, che ho conosciuto don Carlo ben cinquant’anni fa, sento il bisogno interiore, prima come amico che come vescovo, di ringraziarlo per la lunga conoscenza che si è sviluppata lungo mezzo secolo. Non ero ancora prete quando egli ci accolse a Rima e ne nacque subito collaborazione, stima e amicizia. Grazie di cuore don Carlo».

Il prete di montagna

Come accennato, don Carlo è sempre stato considerato un sacerdote di montagna a tutti gli effetti. Celebri le sue 297 volte che ha raggiunto la Capanna Margherita, di cui 55 completamente a piedi da Alagna, senza impianti di risalita. E quando era più giovane, aveva messo la sua esperienza di alpinista anche in operazioni di soccorso di persone disperse o infortunate in zona. E non è stato un caso che sia stato sempre lui per decine di anni a celebrare la messa durante il ritrovo annuale delle Guide alpine.

Nominato parroco ad Alagna nel 1980

Originario di Borgosesia, era entrato in seminario nel 1961 dopo aver fatto l’operaio alla Samit. E’ stato nominato parroco di Alagna e Riva Valdobbia nel 1980. «Da Borgosesia, dove sono originario, salivo almeno sette volte l’anno in bicicletta fino ad Alagna quando ero ragazzo – aveva raccontato in una intervista a Notizia Oggi qualche anno fa -. Quando sono diventato parroco ho avuto una bellissima accoglienza, mi sono subito sentito compreso. Ma per fare il sacerdote l’amore per la montagna, che avevo fin da bambino, non bastava. Serviva il rapporto con le persone. Per questo motivo, quando andavo a fare una passeggiata sugli alpeggi o sul Rosa portavo sempre con me un cesto di pane. Appena arrivavo a una baita, lasciavo una pagnotta. Anche chi viveva in solitudine era colpito da quel dono inaspettato» .

Nel 2010 i primi 30 anni di operato

Prima di prendere servizio ad Alagna e Riva Valdobbia, don Elgo si è occupato della parrocchie della val Sermenza, Rimasco, Carcoforo e Rima. Nel 2010 aveva poi festeggiato i trent’anni di lavoro ad Alagna e dintorni, celebrato in quella occasiona anche dal Lions club, che ne aveva sottolineato l’impegno nella tutela e nel restauro delle opere d’arte appartenenti alla chiesa alagnese. Ma aveva anche lavorato per la riscoperta e la valorizzazione delle tradizioni walser.

Messa su Facebook

Nel settembre 2020 don Carlo aveva celebrato assieme a don Marco Barontini e al parroco di Gressoney don Ugo la messa per i 40 anni della rinnovata Capanna Margherita. Il filmato della diretta Facebook sulla pagina del comune di Alagna aveva superato le 100mila visualizzazioni in un giorno diventando virale grazie alle bellissime immagini.
LEGGI ANCHE: Valsesia ricorrenze: oggi il compleanno di don Carlo Elgo, storico parroco di Alagna

Una tempra d’altri tempi, si diceva. Nel 2004, verso la fine di marzo, don Carlo si era procurato la frattura del femore, infortunandosi mentre sciava (altra sua passione). Più precisamente, era caduto mentre praticava sci-alpinismo sul Monte Rosa. Si riprese bene e continuò con il suo impegno. Nel 2010 nuova frattura allo stesso femore: era caduto da una scala in chiesa mentre stava facendo alcuni lavori di pulizia, ed era stato sottoposto a un lungo intervento chirurgico nell’ospedale di Borgomanero. Oltre al femore, si ruppe tre dita e si lussò una spalla. Un incidente che lo provò assai più del primo e che lo costrinse a una lunga riabilitazione. Ma tornò al lavoro, appunto fino alla fine di febbraio del 2022.

Tra i tantissimi riconoscimenti che ha collezionato, non poteva mancare il premio “Fedeltà alla montagna” istituito dagli alpini della Valsesiana per sottolineare il contributo nel mantenere viva la montagna e le sue tradizioni. Gli fu attribuito nel 2005.

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1 Commento

1 Commento

  1. Marco De Silvestri

    8 Settembre 2023 at 14:10

    Ringrazio il Signore perché Don Carlo che è un pastore che conosce il profumo del gregge.
    Da “ospite” per tanti anni di Riva/Alagna lo sento anche un po’ come mio parroco e sono contento di avergli dato una piccola mano con i canti che, a volte, l’hanno commosso sino alle lacrime.

    Che bel prete, Don Carlo!!!

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