Seguici su

Attualità

Diario di un lockdown: unità e forza di volontà aiutano a superare la crisi

Pubblicato

il

Diario di un lockdown: come BigMat Guglielmina ha gestito l’emergenza sanitaria attivando le consegne a domicilio e continuando a lavorare.

Diario di un lockdown

Era l’8 marzo quando uscì la notizia: zona rossa. La nostra provincia “chiusa” da un giorno all’altro. Il Coronavirus ci aveva preso alla sprovvista. Cosa significava quello che stava accadendo? Nel giro di qualche giorno avrebbero iniziato a chiudere le prime attività: lavorare sarebbe diventato pericoloso. E le notizie erano ancora poco chiare.

Chiusi i magazzini

Il 22 marzo arriva un altro decreto, l’ennesimo, che dichiara la chiusura di tutte le attività non necessarie. Anche BigMat Guglielmina abbassa le serrande. Dal giorno seguente, lunedì 23 marzo, vengono chiusi entrambi i magazzini. Soltanto i titolari Giorgio, Francesco e Lucia continuano ad andare in ufficio: è necessario capire come muoversi, qual è effettivamente la situazione, cosa si può fare per non affondare.

Reinventarsi per restare a galla

Poi è il turno delle eccezioni. Alcune attività avrebbero potuto, con le adeguate precauzioni, continuare a lavorare. BigMat Guglielmina è tra quelle. Così lunedì 30 marzo riaprono i magazzini, solo la mattina e con solo i titolari a gestire tutto. Durante questo periodo si accettano ordini via telefono, via whatsapp, per email e anche tramite facebook e le consegne a domicilio sono gratuite e rivolte solamente ai privati, come vuole il decreto. Eppure la professionalità e i consigli non sono mancati neanche a distanza, perché i clienti hanno potuto contare su appuntamenti in videochiamata per scegliere le finiture.

Negozio messo in sicurezza

Per la parte di ferramenta e colorificio invece si può riaprire fisicamente, sempre con vendita esclusiva ai privati, niente partite IVA (anche perché le imprese non potevano lavorare). Il negozio viene quindi predisposto per mettere in sicurezza i titolari, ma soprattutto i clienti che sarebbero arrivati: corsie di entrata e uscita separate, gel igienizzante e mascherine a disposizione della clientela, barriere protettive alle casse.

Soluzione vincente

Nei mesi scorsi l’affluenza è comunque stata grande, così come il flusso di ordini consegnati a domicilio. Più di 40 consegne al giorno, in tutta la Valsesia. Al mattino i titolari erano reperibili in magazzino e al pomeriggio eseguivano le consegne su e giù per la valle. Complice la quarantena, gli articoli più richiesti erano le vernici, ma anche tutti gli articoli per il fai da te o il giardinaggio.

Piccoli passi verso la normalità

La svolta è arrivata il 4 maggio, quando hanno potuto riprendere a lavorare anche le imprese edili e gli artigiani. A poco a poco anche il personale BigMat Guglielmina è tornato al lavoro, a eccezione degli impiegati dello showroom (che non ha riaperto fino al 18 maggio). Il virus rallentava e l’azienda tornava, pian piano, a lavorare a un regime che ricordava quello di prima.

Unità e forza di volontà

Le consegne a domicilio continuano, ma con la riapertura sono pian piano diminuite. Dal 18 maggio la situazione è lentamente migliorata per tornare alla “normalità”, se così possiamo chiamarla. L’unità e la forza di volontà dell’azienda e della famiglia sono stati fondamentali per superare una situazione spaventosa che nessuno avrebbe mai potuto immaginare e che, soprattutto, nessuno sapeva come affrontare.

IP

Continua a leggere le notizie di Notizia Oggi Borgosesia e segui la nostra pagina Facebook

Clicca per commentare

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *