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Dieci giorni di zona rossa per le festività. Visite dai parenti: non più di una al giorno

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Dieci giorni di zona rossa per le festività. Visite dai parenti: non più di una al giorno. Raggiunta l’intesa nel governo sulle restrizioni. Mazzata (con contributo) per bar e ristoranti. Si inizia il 24 dicembre.

Dieci giorni di zona rossa per le festività. Visite dai parenti: non più di una al giorno

Intesa raggiunta sulle restrizioni di Natale. In pratica, tutta l’Italia resterà per dieci giorni in zona rossa: dal 24 al 27 dicembre, dal 31 dicembre al 3 gennaio e poi il 5 e il 6. In pratica, festivi e prefestivi. I tre giorni tra il 28 e il 30 dicembre e il 4 gennaio si passa invece in zona arancione, con relative regole.

Negozi poco aperti, bar e ristoranti sempre chiusi

Da ricordare che in zona arancione sono permessi gli spostamenti interni al proprio Comune (anche senza autocertificazione) e possono aprire i tutti negozi. Per bar e ristoranti sarà invece un pessimo Natale: in pratica, dovranno restare chiusi dal 24 dicembre fino al 6 gennaio, salvo il servizio di asporto e delivery negli orari previsti. Per loro il governo ha stanziato aiuti per 500 milioni

Visite ai parenti: una al giorno

Nei periodi di zona rossa sono concesse le visite ai parenti stretti, ma possono spostarsi solo due persone (a eccezione dei bambini sotto i 14 anni, che non vengono conteggiati). Ed è permessa una sola visita al giorno tra le 5 e le 22 (in pratica non si può andare a pranzo dai nonni e poi passare a trovare il fratello). In zona arancione sono consentiti anche gli spostamenti dai comuni con popolazione non superiore a 5mila abitanti e per una distanza non superiore a 30 chilometri dai relativi comuni. Ma è vietato recarsi nel capoluogo di provincia.
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