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Donna di Ghemme lascia in eredità 200mila euro ai cani per i ciechi

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Liberata Casola ha deciso di finanziare un progetto del Lions Valsesia. Oggi pomeriggio dimostrazione a Borgosesia

Una somma enorme a favore dei cani guida per i ciechi. Liberata Casola, una donna di Ghemme morta nel 2015 a 87 anni, ha lasciato nel testamento disposizione affinché venissero dati 200mila euro al Lions Club Valsesia per portare avanti il progetto “cani guida”, a cui teneva molto.

«Alla signora Liberata piaceva che i Lions fossero definiti “i cavalieri della vista” – ricorda il socio Dario Temperino -, perché verso la cecità e sofferenza visiva lei, fin da piccola, aveva sviluppato una sensibilità particolare, avendo il suo papà perso un occhio nel corso della Grande guerra». Del progetto sui cani guida del Lions aveva sentito parlare durante una delle riunioni a cui aveva partecipato. Non era socia del Lions Club Valsesia, ma aveva preso parte a diverse serate insieme con gli inseparabili amici Carlo Ronco e alla moglie Enrica con i quali aveva legato da quando, lei torinese, si era stabilita a Ghemme.

«Le piacevano i Lions – dice ancora Temperino -. Condivideva moralmente le loro iniziative a favore dei più deboli, perché lei stessa era uno spirito sensibile alle altrui sofferenze, al punto che non raramente aveva aiutato d’iniziativa, e nel più completo anonimato, gente in difficoltà. Era arrivata ad offrire la considerevole somma di 150mila euro per la realizzazione centro Anffas di Serravalle». 

Proprio oggi pomeriggio alle 17 in piazza Mazzini a Borgosesia lo stesso Lions Club Valsesia organizza una dimostrazione di addestramento per cani guida per non vedenti. La manifestazione è intitolata alla memoria della signora Casola. Sarà grazie al suo importante contributo se a tanti ciechi si potrà donare una guida in modo da renderli più autonomi nella vita di tutti i giorni.

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