Attualità
Elvio Piga: ricordo di un grande papà che non c’è più
Elvio Piga un padre speciale che è volato in cielo. Sono passati 27 anni da quando Michela Piga ha perso suo padre e Ailoche il suo vice sindaco.
Elvio Piga: la tragedia
Era il 9 dicembre 1990 quando Piga scendendo verso l’alpe di Noveis fu investito da un ammasso di neve, poco distante dal bivacco dell’alpe Farina, che lo trascinò lungo un canalone. E di lui si perse ogni tracci a e ogni speranza. I suoi compagni non poterono fare nulla. Il corpo fu trovato che il 17 marzo dell’anno successivo.
Il ricordo
Ecco il ricordo di quei momenti della figlia Michela: «Sono passati 27 anni da quel 17 marzo 1991, giorno in cui quel “feroce” elicottero ti ha posato, tutto infagottato ed inerme, sul prato del campo di Postua. E’ stato lì che, svegliatami dall’illusione di poterti riabbracciare vivo, ho provato un dolore assoluto, lacerante, che mi ha davvero trafitto il cuore e lasciato il segno. Eri un uomo tutto d’un pezzo: severo ed ironico al tempo stesso; una voce forte e decisa ti contraddistingueva da tutti gli altri, come la tua solarità e forza d’animo nell’organizzare tutte le cose. Con uno sguardo riuscivi a mettere in riga un esercito intero. Sapevi coinvolgere chiunque con quell’entusiasmo! Certo, eri il “mio” papà e ti guardavo e giudicavo con gli occhi di una figlia innamorata, ma non credo di essermi scostata troppo dall’impressione generale della gente che aveva avuto la fortuna di incontrarti. Oggi ho l’età di quando te ne sei andato, sono diventata donna e mamma. Donna ironica e “diversamente arrabbiata”, mamma orgogliosa e fiera delle sue splendide creature: esattamente come lo eri tu. Ed è per questo che quando mi chiedono: “chi ca tei ti?”, cioè “tu chi sei?”, io con gli occhi che brillano, fiera ed impettita rispondo: “mi sun la matta dal Piga”, sono la figlia del Piga».
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