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Espropri Pedemontana: si paga un euro al metro quadrato
Dopo anni di attesa si entra davvero nella fase operativa. L’opera dovrà essere pronta entro cinque anni
Espropri Pedemontana: si paga un euro al metro quadrato. Anas in queste settimane ha avviato le procedure per l’acquisizione dei terreni sui quali dovrà essere realizzata la Pedemontana piemontese. Alcuni cittadini, avendo ricevuto le comunicazioni di Anas ai vari Comuni per chiedere informazioni sulla procedura.
Espropri Pedemontana: si paga un euro al metro quadrato
E intanto non mancano i problemi e i mugugni. Da una parte c’è chi si lamenta del “compenso” davvero esiguo. Si parla di un euro al metro quadro, come segnalano cittadini che, al di là della cifra, si trovano costretti a produrre una nutrita documentazione.
E tra l’altro c’è chi magari non ha le visure aggiornate, ma per questo ci sta pensando la stessa Anas per evitare ulteriori spese che comunque si vedranno privati di una parte della propria proprietà. In alcuni casi si tratta di appezzamenti ormai abbandonati e dimenticati, in altri casi invece il valore commerciale è decisamente più interessante. Ma sembra che la cifra sia più o meno la stessa per tutti.
Gli interventi per dare il via all’opera
Gli espropri dei terreni sono uno dei primi atti amministrativi per dare il via alla costruzione dell’opera che, tra i punti più importanti, prevede la costruzione di un ponte sul Sesia tra Gattinara e Romagnano a Sud della città di Gattinara che incrocerà la strada per Lenta.
Iniziativa di Gattinara
Il Comune di Gattinara si è interfacciato direttamente con gli uffici di Anas i quali precisano che per i privati interessati è sufficiente presentarsi all’appuntamento fissato con la fotocopia dell’atto di proprietà, atto che è già stato autenticato all’epoca della successione ereditaria, oppure del frazionamento ecc. ossia quando gli stessi sono divenuti proprietari e con una fotocopia del documento di identità.
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L’aggiornamento delle visure, invece, è già stato eseguito dallo studio che supporta Anas nella gestione del procedimento, quindi non vanno ulteriormente prodotte.
L’opera
Lo scorso mese è stato presentato il progetto del collegamento tra il Biellese e la A26 Romagnano-Ghemme. Lungo l’arteria sono previsti quattro svincoli. Il collegamento servirà: Masserano, Roasio, Gattinara con la A26 nel comune di Ghemme.
In questa fase l’impresa avvierà il monitoraggio ambientale, fase di approfondimento finalizzata a conoscere in maniera dettagliata lo stato ambientale della porzione di territorio interessata dai lavori di costruzione della nuova opera. Il tempo fissato dal Cipess per l’esecuzione di tali attività è pari a 12 mesi nei quali sono ricompresi 90 giorni per la redazione, da parte dell’impresa, del progetto esecutivo e per l’esecuzione delle indagini archeologiche.
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Ennio
12 Settembre 2023 at 18:50
un solo km più a sud e si sarebbe evitato un pesante degrado di aree boschive caratterizzate da fauna flora ecc, un autentico rifugio di biodiversità.