Attualità
Fipe-Ascom: “Stop a circoli, falsi agriturismi e social eating”
Stop all’abusivismo di chi prepara cappuccini, pranzi o merende cenoire senza averne i requisiti. Lo chiedono i delegati provinciali della Fipe di Vercelli, organizzazione che, all’interno dell’Ascom, rappresenta il settore della ristorazione, dell’intrattenimento e del turismo.
Stop all’abusivismo di chi prepara pranzi, cappuccini e merende cenoire senza averne i requisiti. Lo chiedono i delegati provinciali della Fipe di Vercelli, organizzazione che, all’interno dell’Ascom, rappresenta il settore della ristorazione, dell’intrattenimento e del turismo.
Facendosi portavoce delle segnalazioni di parecchi associati, i rappresentanti del comprensorio hanno presentato un manifesto nell’ambito della giornata della legalità, appuntamento annuale contro ogni forma di illecito e di criminalità a danno dell’economia.
Delle oltre 300mila le imprese rappresentate da Fipe sul territorio nazionale, 500 appartengono al comprensorio provinciale: una realtà variegata, con differenziazioni importanti, che negli anni della crisi ha subito profonde trasformazioni senza tuttavia rinunciare a investire nella ripresa.
L’attività di somministrazione esercitata impropriamente da feste di partito, circoli sportivi e culturali, sagre, falsi agriturismi e ristorazione a pagamento in case private è da considerarsi una contraffazione dell’attività di ristorazione offerta dai pubblici esercizi, un escamotage che sta portando alla dequalificazione del settore.
Bisogna ritrovare il giusto equilibrio fra il rispetto delle tradizioni, il principio della libera iniziativa e la tutela delle attività commerciali esistenti.
Le regola c’è e vale per tutti: prima di godere dei privilegi bisogna rispettare gli obblighi. Onestamente. «Il mercato non consente improvvisazioni – conclude Graglia -: puoi starci solo se investi nella qualità e possiedi le competenze necessarie».
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