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Frate biellese bloccato in Ucraina diventa un caso su Tg1
Frate biellese bloccato in Ucraina diventa un caso su Tg1. Un frate francescano della parrocchia di San Sebastiano di Biella, Costantino Gabitskiy è in Ucraina, bloccato da circa un mese.
Frate biellese bloccato in Ucraina diventa un caso su Tg1
Era rientrato in patria per la morte del padre proprio il giorno in cui è iniziata l’invasione della Russia. Ora si trova a una trentina di chilometri dal confine con la Polonia e non riesce a rientrare a Biella. Gabitskiy, 51 anni, riginario di Zytomyr, ha raccontato la sua odissea l’altra sera al Tg1, che lo ha intervistato. Le forze militare ucraine non gli consentono di lasciare il paese in virtù della legge marziale che vieta l’espatrio agli uomini tra i 18 e i 60 anni.
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Da Torino fino in Polonia padre Costantino era arrivato in volo, come riporta Prima Biella, poi aveva superato il confine in auto grazie anche all’aiuto dei Francescani ucraini: “Il 26 febbraio ho cercato di superare nuovamente il confine per tornare in Italia ma i soldati mi hanno fermato spiegandomi che in quanto uomo non potevo lasciare l’Ucraina perché dovevo difenderla dall’attacco russo”.
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“A loro non importa che io sia un sacerdote – ha raccontato il frate – Dicono che se non sono nelle condizioni di imbracciare un fucile mi posso rendere utile come cappellano”. Padre Costantino Gabitskiy è attualmente ospite di un convento, da dove aiuta i profughi che stanno fuggendo dai bombardamenti russi. “Essendo un uomo – ha detto – anche io devo restare a disposizione dell’Esercito. Nei primi giorni dell’invasione ho portato ai profughi da mangiare, panini e acqua, insieme gli altri fratelli del convento. Attualmente l’ondata dei profughi si è ridotta e stiamo aiutando con lo smistamento degli aiuti umanitari in arrivo”.
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