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Gattinara genitori al lavoro solidali nella Dad: il municipio dà il buon esempio

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Gattinara genitori

Gattinara genitori al lavoro con i figli in municipio. Chi ha la possibilità di rimanere a casa si può offrire per accogliere i figli di chi deve lavorare in presenza.

Gattinara genitori al lavoro

Chi rimane a casa può offrirsi di ospitare i figli delle persone che invece devono andare a lavorare in presenza. Il sindaco Daniele Baglione lo definisce “un progetto di comunità”, anche se a qualcuno ha fatto storcere il naso. E al momento, non ha visto famiglie interessate ad aderire. E’ il progetto “AiutiAMOci”, che si basa sul senso di appartenenza della comunità e sulla possibilità di darsi una mano a vicenda usando tutte le opportunità, pubbliche e private. L’iniziativa si rivolge ad adulti che hanno la possibilità di lavorare da casa, oppure sono in cassa integrazione o in pensione. Oppure hanno orari lavorativi che consentono loro di essere a casa in orario scolastico.

Studiare insieme

A loro il Comune propone di dare la disponibilità ad accogliere durante quelli che sarebbero stati gli orari scolastici, i figli delle persone che invece non possono stare a casa dal lavoro. «Potranno studiare con voi e con i vostri figli – dice Baglione -, creare nuove amicizie e rafforzare il nostro senso di comunità. Nel rispetto delle norme di igiene e sicurezza anti Covid, a tutela della tua famiglia e di quella del bimbo che accogli, tra cui il tampone per gli ospitanti».

Inoltre il sindaco invita i datori di lavoro a proporre ai loro dipendenti di portare i bimbi in ufficio. «In municipio a Gattinara ci stiamo attrezzando per farlo – aggiunge il sindaco -, in modo da garantire il servizio pubblico stando però vicino alle famiglie dei nostri dipendenti». Un altro invito è rivolto a chi è a casa dal lavoro, in cassa integrazione o disoccupato e disponibile a fare la/il baby-sitter di bimbi in età asilo nido o scuola materna o disposto a seguire i bambini nella didattica a distanza al domicilio delle famiglie, garantendo il rispetto delle norme anti Covid.

Domanda e offerta

“Ma come? I nostri figli a uno sconosciuto?” si sono chiesti alcuni genitori. «Non è affatto così – spiega Baglione -. Il ruolo del Comune è solo quello di far incontrare domanda e offerta e non di incrociare le richieste. Se una famiglia ha bisogno di assistenza per il figlio, può consultare l’elenco di chi si è reso disponibile e magari scopre che a dare la disponibilità è stata anche la mamma del compagno di classe del figlio, se non addirittura la maestra stessa, o comunque una persona già conosciuta. Al momento sono una decina le persone che si sono rese disponibili ad accogliere dei bambini, ma non ci sono state richieste. Probabilmente ognuno si è arrangiato come ha potuto e ha fatto esattamente ciò che abbiamo proposto noi, ma in modo privato, tramite conoscenze dirette».

Baby sitter

Il progetto punta anche alle baby sitter. «Spesso è difficile trovare baby sitter – spiega il sindaco -, così il Comune ha deciso di aprire una sorta di elenco e magari calmierare i prezzi del servizio, riconoscendo dei voucher alle baby sitter». Per quanto riguarda la possibilità di portare i bambini sul posto di lavoro, Baglione ha aperto la possibilità a tutti i dipendenti comunali: «Ovviamente c’è caso e caso e questa possibilità è più indicata per bambini più grandi – dice il sindaco – dato che ogni dipendente comunale lavora nel suo ufficio, dove in alcuni casi non accede neanche l’utenza».

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