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Genitori guariti dal Covid: grazie all’ospedale di Borgosesia

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Genitori guariti dal Covid: grazie all’ospedale di Borgosesia

Genitori guariti dal Covid: grazie all’ospedale di Borgosesia

«Stiamo curando gli anziani colpiti da Covid, come se fossero i nostri genitori». La frase pronunciata da una dottoressa dell’ospedale di Borgosesia ha colpito Betty Pozzati che ha entrambi i genitori, Primo Pozzati e Filomena Amoroso, ricoverati al Santi Pietro e Paolo. La donna è rimasta impressionata dalla professionalità e dall’umanità di tutto il personale sanitario in questo delicato momento.

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Ricoverati da due settimane

«Sono stati portati in ospedale due settimane fa – racconta la donna che vive a Vercelli e che ha contattato “Notizia Oggi” per raccontare la sua esperienza-.  Vivono con me e la mia famiglia. Tutti siamo stati colpiti dal Covid, le loro condizioni di salute sono peggiorate subito. Io e la mia famiglia ce la siamo vista davvero brutta, con crisi respiratorie. I miei genitori sono stati portati prima a Vercelli e poi trasferiti a Borgosesia».

Continue notizie dall’ospedale

La figlia, rimasta a casa in quarantena, ha però avuto continue notizie dei suoi genitori: «Sin dal primo giorno siamo stati informati con puntualità sulle loro condizioni, il personale medico e infermieristico inoltre ci ha dato conforto e una disponibilità incredibile. Mi ha colpito in particolare una frase quando mi hanno detto “Stiamo facendo tutto il possibile, come se stessimo curando i nostri genitori”».

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Ora stanno meglio

Le condizioni dei genitori sono in miglioramento: «Sono riuscita anche a parlare con mia mamma grazie a una infermiera che le ha passato il cellulare. Papà è ancora nel reparto di sub intensiva però faranno il possibile per spostarlo in un altro reparto per la convalescenza. A mio papà le infermiere hanno fatto avere un biglietto dai nipoti con scritto “Nonno ti aspettiamo a casa”».

I ringraziamenti

La donna aggiunge: «Devo ringraziare il dottor Sartore, il dottor D’Aquino, la dottoressa Montaldo e la dottoressa Momo e tutti gli infermieri e gli operatori in servizio all’ospedale di Borgosesia. Vivere questa situazione da casa crea dolori atroci. Non voglio che i nomi di questi dottori e infermieri restino un volto nascosto, ringrazio di avere un ospedale meraviglioso con personale fantastico».

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