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Ghemme ricorda Mordillo: il disegnatore era cittadino onorario dal 2004
Ghemme ricorda il disegnatore Mordillo: fu protagonista più volte del Carnevale.
Ghemme ricorda Mordillo
I suoi disegni sono rappresentativi di un’epoca, ma per Ghemme la figura di Mordillo aveva un significato ancora più forte. Molti bambini nel frattempo diventati adulti lo avevano conosciuto a scuola nel 2004. Altri conservano ancora dei suoi disegni. La notizia della morte di Guillermo Mordillo non poteva lasciare indifferente il paese, di cui il grande disegnatore argentino era anche cittadino onorario. La città del vino gli aveva dedicato due edizioni del carnevale (quella del 2004 e quella del 2005) e lui non aveva voluto mancare all’appuntamento. Con Ghemme si era creato un legame forte, tanto che per anni si era parlato di creare a palazzo Gallarati un museo con alcuni suoi disegni originali. Progetto che poi era tramontato definitivamente, dopo che si era valutato di trasferire l’esposizione a villa Caccia a Romagnano.
Il Carnevale
Carlo Olivero, direttore artistico dell’associazione Carnevalspettacolo, era stato l’artefice principale del “matrimonio” tra Mordillo e Ghemme. «Il primo incontro con lui avvenne nel 2003 a Milano e da quel momento tanti ricordi bellissimi: il treno storico da Milano Centrale a Ghemme del 2005, ad esempio, o l’etichetta che aveva disegnato per una bottiglia di vino. Era un uomo all’apparenza di grande normalità, ma che invece trasudava grandezza. Ho sempre pensato parlare con Einstein, anzi non so se considerarlo l’Einstein dell’umorismo o se considerare Einstein il Mordillo della fisica». A ricordare il vignettista argentino a Ghemme è rimasta la grande giraffa in polistirolo, che per anni ha abbellito il campo sportivo del paese: «Purtroppo si è deteriorata – riprende Olivero – e da qualche tempo giace in un magazzino comunale. E’ mia intenzione restaurarla e per questo parlerò con il sindaco».
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