Attualità
Ghemme rischia di dover restituire 451mila euro per l’area industriale che non esiste
La Regione ha chiesto il rimborso per le opere mai completate a causa del fallimento della Saia
A Ghemme l’area artigianale del Topaldo rischia di scavare un altro “buco” nelle casse del Comune: la Regione Piemonte, che nel 2004 aveva finanziato l’opera, adesso rivuole indietro i suoi soldi, visto che i lavori, iniziati quattro anni dopo, non sono mai stati completati a causa del fallimento della Saia, la ditta alla quale era stata affidata l’urbanizzazione dell’area a due passi dall’autostrada.
La somma che il Comune dovrebbe ridare indietro ammonta a 451mila euro e la restituzione dovrebbe avvenire in dieci anni. Prima di farlo, però, l’amministrazione comunale aspetterà l’esito dell’arbitrato depositato il 30 settembre 2014, con l’obiettivo di recuperare tutti i soldi girati a Saia con la convenzione o almeno di ritornare proprietario dei terreni che erano stati girati all’azienda di Verbania.
«La Saia – ha spiegato il sindaco Davide Temporelli – è finita in regime di concordato preventivo, che garantiva al Comune una restituzione soltanto del 42 per cento della somma. Non sarebbe stato possibile recuperare il restante 58 per cento, vale a dire 261.645 euro, con evidente danno erariale per l’ente e tutte le conseguenze per gli amministratori attuali e precedenti. Da qui la scelta di procedere a un arbitrato che tutelasse gli interessi del Comune».
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