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Grignasco, addio alla vendemmia del carnevale: si spegna la tradizione
Grignasco, addio alla vendemmia del carnevale: il vino sarà prodotto ma dal 2023 l’uva verrà acquistata. La raccolta dei grappoli prima in vigna santa e poi nei filari novaresi sarà solo un ricordo
Grignasco, addio alla vendemmia del carnevale
È passato ormai qualche anno da quando il Comitato carnevale non ha più la possibilità di coltivare la vigna ai piedi di San Graziano e da quando il fazzoletto di terrà vicino alla chiesa non è più nelle mani del gruppo, qualcosa è cambiato.
«Grazie alla collaborazione con un produttore novarese eravamo riusciti a coltivare filari in un’altra zona e avevamo prodotto il nostro vino – precisa Stefano Sagliaschi, presidente del Comitato carnevale -. Non sappiamo cosa ne è stato del terreno della nostra “vigna santa”. Da quando non ci prendiamo più cura dell’appezzamento che era stato messo in vendita, è rimasto incolto».
Dopo che i ragazzi del Comitato hanno dovuto trovare una alternativa per produrre il vino, è arrivata anche la pandemia. «Con la pandemia e le restrizioni non siamo riusciti a portare avanti le nostre cene in Truna – prosegue il punto di riferimento del gruppo – e quindi le nostre riserve di vino sono ancora consistenti. Per questi motivi quest’anno, niente vendemmia e niente imbottigliamento».
Dal 2023 ci sarà qualche novità. «Non ci prenderemo più cura di una vigna vera e propria – sottolinea il referente del Comitato – ma acquisteremo già l’uva raccolta per poi produrre il vino del carnevale. Sarà un modo nuovo per portare avanti comunque la tradizione a cui comunque siamo legati, nonostante i cambiamenti che sono avvenuti nel corso degli anni».
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