Hacker contro l’oratorio di Coggiola: mail farlocche per chiedere soldi

Hacker contro l’oratorio di Coggiola: qualcuno ha rubato l’account di posta elettronica per mandare falsi messaggi con richieste di soldi.

Hacker contro l’oratorio

L’indirizzo e-mail è quello dell’oratorio di san Giorgio di Coggiola, ma in realtà il messaggio con la richiesta di soldi non arriva da loro: la casella di posta è stata “hackerata”. I responsabili dell’oratorio parrocchiale hanno inviato un messaggio su Facebook a “Sei di Coggiola se…” avvisando i cittadini dell’episodio e invitando a non aprire la mail e a non rispondere agli strani messaggi che sono stati inviati. Intanto si sta procedendo per utilizzare una nuova mail per gli eventuali contatti. «Ogni tanto queste cose purtroppo succedono – spiega il parroco don Carlo Borrione – il fatto è successo martedì mattina. In pratica non sono più riuscito ad accedere alla mail di posta elettronica, perdendo quello che avevo nella casella. Non so con quale sistema è stato “rubato” il nostro account ed è stata cambiata la password».

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La falsa richiesta di aiuto

E intanto alcuni cittadini, magari anche lontani, si sono poi visti recapitare, come succede in questi casi, degli strani messaggi che, se aperti, attivavano una richiesta di soldi. «In pratica – continua il parroco – hanno mandato un messaggio equivoco utilizzando la nostra mail list. C’era scritto che avevamo bisogno di un contatto privato, questo firmato dall’oratorio. Le persone che hanno risposto all’invito si sono poi ritrovati un messaggio del tipo: “Sono in Angola, ho perso tutto, mi servono 1000 euro per ritornare a casa”. Ora stiamo attivando una nuova mail, ma spiace aver perso i messaggi che avevamo nella nostra casella e spiace che ci siano questi incresciosi episodi che, purtroppo, sono abbastanza comuni».

Immagine di repertorio

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