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Il Comune di Boca contro l’impianto di trasformazione di argille, terre e fanghi non pericolosi

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Sarà comunque la Provincia di Novara a dare il parere definitivo sul progetto durante la prossima conferenza dei servizi

Cambio di linea per l’amministrazione comunale di Boca, che ora per l’impianto di trasformazione di argille, terre e fanghi non pericolosi, ha deciso di essere più cauta. La scelta è stata deliberata con un consiglio comunale straordinario, in cui è stata discussa la mozione presentata dai consiglieri di minoranza Massimo Mangolini, Vladimiro Gonella, Giovanni Rotti, Massimo Santoni e il consigliere di maggioranza Luca Mora. I consiglieri, in sintesi, chiedevano al Comune di dare parere contrario alla realizzazione dell’impianto. In un primo momento, la giunta guidata dal sindaco Pierangelo Puricelli aveva preferito attendere l’esito dell’analisi dei rischi, commissionata a un tecnico specializzato scelto dai promotori della petizione popolare, l’ingegnere Fabio Tomei, del Carp Novara.

Nella sua risposta alla mozione, l’assessore Ettore Peonia ha specificato che «non intendiamo e non possiamo assumere posizioni in disaccordo con il volere popolare. Vi diamo la garanzia che vi daremo appoggio, per quanto in nostro potere, nel migliore dei modi, almeno fino a quando ne avremo la possibilità».

L’assessore ha inoltre illustrato alcune delle richieste che il Comune presenta all’azienda: divieto di transito dei mezzi pesanti in centro e alla Baraggia, una vasca per fare fronte a precipitazioni eccezionali, una centralina di monitoraggio per le polveri, un’ulteriore fideiussione, la possibilità di effettuare campionamenti mensili a sorpresa da parte di un laboratorio scelto dai cittadini con costo a carico dell’azienda. Non è previsto, invece, l’inserimento in bilancio di spese per eventuali costi di bonifica o legali. La giunta ha però ribadito più volte di ritenere che non tutti i cittadini siano stati informati in modo corretto sulla reale natura del progetto. In ogni caso, con l’approvazione della mozione, i rappresentanti del Comune si impegnano a farsi portavoce della contrarietà della popolazione. Spetterà poi alla Provincia la decisione sull’autorizzazione.

I promotori della petizione spiegano intanto di averla avviata «senza nessun tipo di strumentalizzazione, se non quello di avere spiegazione e chiarimenti in merito da parte degli enti preposti. Non è mai stata nostra intenzione entrare nelle logiche interne al consiglio comunale di Boca».

Nei giorni scorsi a due consiglieri di maggioranza erano pervenute lettere minatorie, atte ad indurli a dare parere contrario all’impianto; uno dei due esponenti colpiti, Luca Mazzocchi, è dimissionario. «Crediamo nel confronto democratico – dicono i promotori della petizione – sono inaccettabili le intimidazioni ricevute da alcuni consiglieri comunali». Ora il gruppo vuole «che il Comune sottoponga all’attenzione della prossima conferenza dei servizi la delibera di consiglio».

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